Videogiocatori molesti, bulli e razzisti | La situazione è grave

videogiochi e bullismo

L’Anti-Defamation League (ADL) ha pubblicato il suo quarto rapporto annuale sulle esperienze dei giocatori nei giochi multiplayer online, con risultati spiacevoli che indicano un aumento dell’odio e dell’estremismo.

Il rapporto di quest’anno si spinge ancora più in là, con un’analisi della fascia demografica più giovane, ora esposta a ideologie più radicali in giochi specificamente rivolti a loro, come Roblox.

Cos’è l’ADL?

L’ADL è un’organizzazione non governativa specializzata in diritti civili, in particolare quelli delle persone emarginate negli Stati Uniti. A partire dal 2018, l’ADL ha iniziato a condurre studi per raccogliere informazioni sulle interazioni nei giochi online, con l’intento di educare editori e sviluppatori su ciò che la base di clienti sta sperimentando.

Il rapporto 2021 ha rilevato che il 71% di tutti i giocatori ha subito una qualche forma di molestia nei giochi online, il che non dovrebbe sorprendere viste le controversie molto note che si sono verificate l’anno scorso, tra cui i doppiatori di The Last Of Us Part 2 che hanno ricevuto odio e minacce a causa delle polemiche sul titolo. Secondo il rapporto, il 2022 non se la passa meglio.

Il rapporto del 2022

Il rapporto di quest’anno, disponibile sul sito web dell’ADL, mostra un aumento dei giocatori che hanno subito molestie durante i giochi online, dal 71% del 2021 al 77% di quest’anno. I partecipanti allo studio, dai 10 anni in su, hanno riferito di aver subito molestie sotto forma di discriminazione razziale, di genere, di età o di orientamento sessuale, nonché di trolling, griefing e altri tipi di scherno pubblico da parte di altri giocatori. I partecipanti allo studio di età superiore ai 18 anni hanno anche riferito di forme più estreme di molestie, tra cui swatting e doxing.

Sebbene la maggior parte dello studio si concentri sui giocatori tossici e sulle molestie in generale, un altro fattore importante è la diffusione di ideologie, tra cui la supremazia bianca, attraverso i giochi online. L’ADL sostiene che giochi come Roblox, Call of Duty e Fortnite hanno esposto circa 2,3 milioni di adolescenti, di età compresa tra i 13 e i 17 anni, a ideologie estremiste.

Il caso Roblox

A titolo di esempio, l’ADL cita un caso di studio intitolato From Gaming to Hating: Extreme-Right Ideological Indoctrination and Mobilization for Violence of Children on Online Gaming Platforms (Indottrinamento ideologico dell’estrema destra e mobilitazione alla violenza dei bambini sulle piattaforme di gioco online), durante il quale un bambino ha provato alcuni giochi ricreativi sulla Seconda Guerra Mondiale su Roblox prima di ricevere un invito a un server Discord.

Il server Discord era pieno di discorsi di odio, con la maggior parte degli utenti che esprimevano il desiderio di liberare il Paese attraverso il genocidio. Questo è particolarmente preoccupante se si considera che Discord sta attualmente lavorando per integrarsi ulteriormente nelle console come la PS5.

Studi virtuosi

Tuttavia, il rapporto non è del tutto negativo: l’ADL afferma che il suo obiettivo finale è quello di far luce su questi problemi, in modo che sviluppatori ed editori possano prendere le misure necessarie per migliorare le condizioni di queste piattaforme online.

L’analisi menziona in particolare le misure adottate da alcuni studi per controllare meglio l’ecosistema online, con Microsoft e Roblox Corp che hanno ricevuto un plauso per i loro recenti sforzi. Tuttavia, analogamente all’attuale tendenza alla sindacalizzazione di aziende come Activision Blizzard, l’ADL invita l’industria dei videogiochi a fare di più.

Questo include, ma non si limita a, le aziende che consentono regolari controlli da parte di terzi, il miglioramento dei sistemi di segnalazione dell’odio e delle molestie online e persino la richiesta all’ESRB di fornire valutazioni più accurate, in modo che i genitori possano proteggere i loro figli da interazioni troppo tossiche o ideologie dannose durante gli anni della loro formazione.