Momenti BG 49: Della natura e della memoria del divino – Addendum

Copertina per Momenti BG 49

Collegamento indice dei Momenti BG
Banner per Momenti BG 48
Banner per Momenti BG 50

I Reami Mortali sono in costante espansione, il loro background viene continuamente approfondito e l’arrivo della 2a edizione ha sfruttato la grande opportunità di fornire tantissime nuove informazioni in una volta sola. Per questo motivo, tra i recenti sviluppi, c’è chiaramente anche quello della componente divina. Nuove divinità sono state scoperte, mentre altre potrebbero essere tornate. Questo articolo, come si intuisce dal nome, costituisce quindi un Addendum di Momenti BG 42 in cui scopriamo queste novità, ma anche un approfondimento su quanto detto in Momenti BG 48, quindi vi consiglio di leggere quelli prima delle seguenti informazioni.

Shyish

Nagash-Morr e Morrda: Come sapete da Momenti BG 48, Morr è un altro nome di Ereth Khial (e viceversa), proprio come altri Dei Classici sono in realtà gli stessi dei venerati dagli elfi. Ereth Khial perì quando Nagash si impossessò dell’energia di Shyish durante la Fine dei Tempi nel mondo-che-fu ed è sicuramente da questo che nacque l’aspetto di Nagash conosciuto come Nagash-Mor, nome utilizzato dalla vampira Adhema. Su Shyish vediamo anche Arkhan utilizzare il nome più completo Nagash-Morr. Allo stesso tempo, pare possa esistere Morrda. Conosciuto anche come Cavaliere Pallido e Signore del Cupo Corvo, si tratta di una figura ancestrale venerata dalla Stormhost degli Anvils of the Heldenhammer. Secondo le leggende di Shyish, Morrda è un antico dio che sfidò Nagash, eppure rimase integro. Inconsciamente, questi Stormcast usano il nome sepolcri neri per i loro Templi Relictor, un termine che risale al mondo-che-fu e che identifica il tempio sotterraneo di Altdorf che collegava numerosi Giardini di Morr nella città e all’interno del quale viveva un ordine segreto di Preti Morriti che, a quanto si diceva, non vedevano mai la luce del giorno. Tuttavia, sappiamo che Morr/Ereth Khial non rimase sicuramente integro. Dobbiamo quindi ricordarci di Eldyra, principessa elfica che creò il nuovo regno dei morti per il Rifugio ideato da Lileath. Eldyra divenne il nuovo avatar mortale di ciò che rimaneva di Ereth Khial, ma svolse il suo compito tra le montagne e non raggiunse mai il Rifugio. Ciò vuol dire che, quando gli Dei del Caos lo distrussero, Eldyra non morì. Non sappiamo che fine abbia fatto dopo ed è plausibile pensare che Eldyra sia diventata Morrda. Ovviamente il fatto che Eldyra sia donna e Morrda sia identificato come uomo non costituisce un problema, dato che gli Dei Classici stessi venivano spesso venerati con sesso, specie e tratti diversi da elfi e umani.

Abbiamo quindi Nagash-Morr e Morrda. Chissà se un giorno vedremo ulteriori sviluppi al riguardo.

Dea Stygxxiana dell’Abbondanza: Non sappiamo ancora granché su questa divinità venerata nel Reame di Shyish. Ciononostante, durante l’Età del Caos diventa oggetto di attenzione da parte di un signore della guerra di Slaanesh. Tramite eccessi e perversioni, la penisola di Bacchanalia nella regione di Stygxx viene portata alla rovina diventando la sede della corte del Grande Pretendente. Questo signore della guerra vorrebbe sposare la Dea Stygxxiana dell’Abbondanza e diventare padre di un’intera tribù di semidei, un pensiero generato dal fatto che la regione di Stygxx fosse stata patria di famiglie in cui convivevano dei e mortali. Attualmente non è noto se il Grande Pretendente sia riuscito nel suo obiettivo o se nel corso del tempo Nagash abbia divorato pure questa dea.

Dio Salmastro: Il Mare Khaphtar, altresì conosciuto come Mare dei Suicidi, è uno degli aldilà di Shyish e un tempo conteneva i cadaveri dannati delle anime che morirono affogando nella disperazione. Durante l’Età del Caos, il Mare Khaphtar divenne molto più popolato e Nagash lo incluse tra i suoi obiettivi di conquista. Fu così che affrontò e sconfisse il suo guardiano, ossia il Dio Salmastro. Da quel momento in poi, i corpi rigonfi di quel mare si risvegliarono, infestandone le profondità. Seguirono eventi che prosciugarono il mare dopo che gli Skaven aprirono una loro frattura nello spazio proprio in mezzo ad esso, causando sia l’ira di Nagash che quella dell’enclave di Idoneth che viveva in quel luogo.

Vannah: Anche chiamato Dio dei Morti Dimenticati, Vannah era un dio di un aldilà nascosto e incontaminato da Nagash di cui si parlava nei libri dei Katophranes, un tempo gli abitanti di Shadespire. In quel luogo risiedevano le anime di coloro che nella morte avevano cercato una via di fuga dalle gesta del proprio passato. Con i suoi poteri, Vannah cancellava queste anime dalla memoria altrui e le custodiva. In passato, i Katophranes crearono anche un tavola metallica che indicava la posizione dell’aldilà di Vannah. Durante l’Età di Sigmar, alcuni Stormcast degli Anvils of the Heldenhammer riuscirono a trovarla e a portarla fuori dalle rovine della città; successivamente degli Anvils vennero incaricati di trovare Vannah in modo da convincerlo ad unirsi nella lotta al Grande Necromante Nagash. Rimase in vita solo Rayvan Nightbolt, una Hunter che, seguendo le indicazioni della tavola, riuscì a raggiungere il leggendario aldilà e a comunicare con Vannah, manifestatosi prima come una colonna di luce dall’intensità crescente e avvolta nella nebbia, poi acquisendo una forma maggiormente materiale con arti spettrali e la sagoma di un volto. Rayvan rivelò il suo fine, al quale il dio rispose dissipando la nebbia e mostrando un terreno arido dove apparvero i suoi morti dimenticati, ossia decine di migliaia di anime immobili e dalla forma indefinita. Vannah dichiarò di non essere più nascosto e forse si sarebbe realmente alleato con Sigmar, ma all’improvviso Nagash mostrò la propria presenza. La terra si spaccò intorno a Vannah, creando una buia fenditura all’interno della quale venne risucchiata la luce del dio. Così Nagash trovò l’aldilà nascosto, divorò Vannah e prese il controllo dei morti dimenticati. Infine, eliminò anche Rayvan Nightbolt.

Ghyran

Alarielle e il Santo Argenteo: Durante le Guerre Realmgate, Alarielle benedì gli Hallowed Knights come ringraziamento per il loro grande contributo nel suo risveglio. Da quel momento vengono occasionalmente riportati avvistamenti di una figura androgina con ali piumate in vari tipi di riflesso all’interno o intorno alle fortezze degli Stormcast, compresi i riflessi creati dagli specchi d’acqua. Conosciuto come Santo Argenteo, questo essere si manifesta per offrire la propria benedizione a coloro che sono afflitti dal dubbio in tempi di grande bisogno. Seppur non confermato, è possibile che questa sia una nuova manifestazione della dea Alarielle.

Kurnoth: La presunta nuova forma di Kurnous/Taal ha recentemente ricevuto un leggero approfondimento. Nell’estremo sudoriente della zona centrale di Ghyran si estende l’isola di Kurnotheal, luogo favorito da Kurnoth. In queste terre Kurnoth e la sua Caccia Selvaggia cacciano numerose creature diverse sfogando i propri istinti senza che l’amante Alarielle disapprovi. Tuttavia, ad ogni primavera, Kurnoth raggiunge Alarielle ad Athelwyrd.

Altre divinità

Mirmidh: Un’altra divinità di cui non abbiamo più saputo nulla è la cara Myrmidia. Non apparve durante la Fine dei Tempi (nel materiale esistente), anche se non dubito che abbia fatto qualcosa in Tilea tentando di difenderla dagli Skaven. Nei Reami Mortali, però, troviamo una curiosa figura di cui la Stormhost dei Tempest Lords segue gli insegnamenti insieme a quelli di Sigmar. Questa figura è l’alta sacerdotessa in armatura di nome Mirmidh, Colei che Domina. Chiaramente richiama la figura di Myrmidia, dea che, secoli dopo l’abbandono di Tylos, si mostrò nuovamente al popolo di Tilea sotto forma di una guerriera mortale decisa ad unire sotto un unico dominio Estalia e Tilea.È realmente lei o solo un ricordo influenzato dalla memorie inconsce del mondo-che-fu? Questo non lo sappiamo ancora.

Il Padre delle Lame: Sebbene non sia chiaramente classificato come un dio, è giusto parlare anche di lui. Si tratta di una figura particolarmente nota agli Stormcast dei Celestial Vindicators. A causa della fin troppo frequente voglia di diventare delle armi viventi e l’enorme passione per l’arte della spada, questi Stormcast venerano, ovviamente oltre a Sigmar, una figura conosciuta come Padre delle Lame. A loro è noto solo come la potente unione degli spiriti di dodici spade runiche che Sigmar donò ai propri comandanti in un tempo ormai molto lontano. Non sanno che in realtà queste fossero le dodici Zanne Runiche che Alaric il Pazzo promise di forgiare in seguito alla Prima Battaglia del Passo della Fiamma Nera nel mondo-che-fu, ma che poi forgiò nel corso di molti anni facendo sì che buona parte di esse venissero date ai discendenti dei Conti Elettori a cui furono promesse inizialmente.

Il potere di un dio

Concludiamo con un argomento non trattato prima, ma che si incastra bene con i Momenti BG 42 e 48, ossia la fonte del potere di un dio. Sia chiaro, potere non significa solo essere genericamente “forti” fisicamente o mentalmente, ma contempla anche la capacità divina di influenzare maggiormente la realtà e altre miriadi di abilità disponibili ad un dio. Ai tempi del mondo-che-fu, nello scrivere il Liber Chaotica, lo studioso e prete imperiale Richter Kleiss giunse alla conclusione che le divinità esistessero grazie a una concentrazione di emozioni affini e fossero alimentate anche dalla venerazione dei rispettivi fedeli. In realtà la prima asserzione era parzialmente errata, poiché svariate divinità esistevano già da prima che i loro fedeli iniziassero a venerarli. Tuttavia, la seconda era assolutamente giusta. Le divinità dei Reami Mortali accrescono il proprio potere grazie alla devozione e agli atti di fede compiuti da coloro che aderiscono al loro credo. A meno che non si parli di un dio che ha letteralmente un legame intrinseco con un Reame, come gli dei del vecchio Pantheon di Sigmar rispetto ai colori della magia che personificano, un dio non può influenzare efficacemente un luogo dei Reami senza avere una sorta di presa o presenza su di esso. Questa presenza viene più comunemente creata dai fedeli, la cui sincera adorazione alimenta il dio e gli permette di influenzare la realtà di quel luogo. Lord Tyrion, Dio della Luce, è fisicamente cieco, ma può estendere la propria visione nell’etere attraverso una dozzina di altri sensi, eppure non è onnisciente e non può vedere ovunque. Allo stesso modo, Sigmar non poteva percepire chiaramente le Guglie di Tormalina su Hysh, regione in cui aelf e servi di Slaanesh combattevano in uno stallo da mesi. I Lord-Relictor dei Tempest Lords portarono la fede in Sigmar in quel luogo, dando al Dio-Re la possibilità di concentrare una tempesta celestiale che ruppe lo stallo a favore dell’Ordine.

Bibliografia

Manuali

  • Warhammer Fantasy Roleplay (2a edizione): Tome of Salvation
  • Warhammer Fantasy Roleplay (3a edizione): Signs of Faith
  • Warhammer – The End Times: Nagash
  • Warhammer – The End Times: Khaine
  • Age of Sigmar: Libro Base (2a Edizione)
  • Battletome: Stormcast Eternals (2018)

Romanzi e racconti brevi

  • The Legend of Sigmar, di Graham McNeill
  • Eight Lamentations: Spear of Shadows, di Josh Reynolds
  • Soul Wars, di Josh Reynolds
  • The Forgotten Dead, racconto breve di Malign Portents

Altro

  • Liber Chaotica, di Marijan von Staufer e Richard Williams
Banner per Momenti BG 48
Banner per Momenti BG 50