Momenti BG 18: L’immortalità dell’Imperatore

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Immortalità. l’Imperatore possiede questa particolare caratteristica, ma è un po’ più complicata di quanto si pensi. Lui può morire, ma dopo un po’ ritorna.
L’Imperatore è un perpetuo, ovvero uno di quegli uomini che nel Momento BG 06 vengono chiamati Uomini d’Oro. Essi non possono morire di vecchiaia e se vengono uccisi si rigenerano. L’Imperatore è nato intorno all’8000 a.C. tramite il sacrificio dei primi psionici umani, generalmente chiamati sciamani, i quali si reincarnarono in un bambino che nacque nell’Anatolia centrale, ovvero quella che adesso chiamiamo Turchia. Sebbene non abbiano avuto le sue stesse origini, esistono altri perpetui con età simili a quella dell’Imperatore.

Ollanius Persson, perpetuo che durante la sua vita conobbe l’Imperatore, fu uno degli Argonauti e partecipò alla Battaglia di Austerlitz nel 1805, alla Battaglia di Verdun nel 1916 e alla Battaglia di 73 Easting nel 1991, tra le altre cose. Fu l’ultimo cristiano cattolico della galassia e colui che si presentò sulla Spirito Vendicativo distraendo momentaneamente Horus. Questo è l’unico caso in cui qualcosa ha ucciso definitivamente un perpetuo.
Damon Prytanis, agente della Cabala, partecipò alla Battaglia di Little Bighorn nel 1876 e quella Iwo Jima del 1945, oltre ad essere il vero assassino di Martin Luther King. Non gli stanno molto simpatici gli umani, infatti, usa regolarmente il termine “mon-keigh”.
Alivia Sureka, una donna che conobbe l’Imperatore e ricevette un compito preciso da Lui. Oltre a possedere una copia delle fiabe di Andersen e dire di aver vissuto quello che potrebbe sembrare il diluvio universale, Alivia viaggiò con l’Imperatore durante l’Era della Tecnologia, raggiungendo il pianeta Molech. Su quel pianeta l’Imperatore ottenne poteri ancora più grandi tramite un portale per il Warp e ad Alivia venne dato il compito di sorvegliarlo, in modo che nessun altro potesse ottenere simili abilità.

Oltre ai perpetui con migliaia di anni sulle spalle, ce ne sono altri più “giovani”.
John Grammaticus, un perpetuo reso tale artificialmente grazie alle tecnologie della Cabala. Morì la prima volta vedendo l’Imperatore e dopo questo evento venne preso dalla Cabala, resuscitato e reso un perpetuo. Fu l’intermediario tra Cabala e Legione Alfa, ma non fu mai un agente fedele quanto Prytanis. Viaggiò su Calth per convincere Ollanius ad intervenire nell’Eresia, in modo da raggiungere l’Imperatore e aiutarlo (si può dire che Grammaticus sia stato indirettamente uno degli artefici della vittoria imperiale durante l’Eresia), poi raggiunse Macragge per una missione atta ad uccidere Vulkan, ma operò in maniera totalmente diversa rispetto al previsto. La sua più grande abilità è l’apprendimento completo di qualsiasi lingua dopo averne sentito solo qualche parola. Ciò lo rese un agente particolarmente adatto alle missioni di infiltrazione.

Vulkan, primarca delle Salamandre, è l’unico dei venti figli ad avere le abilità di un perpetuo. Viene ucciso diverse volte da Curze durante la sua prigionia, sempre nel tentativo di trovare un modo di ucciderlo definitivamente. Una volta scappato, Vulkan muore un’altra volta entrando nell’atmosfera di Macragge senza alcuna protezione. Quando resuscita, è impazzito a causa delle continue torture di Curze e questa sua pazzia termina durante lo scontro con Prytanis e Grammaticus. Prytanis lo uccide alcune volte con dei dischi monomolecolari eldar, ma lui si rigenera continuamente, infine Grammaticus usa la Fulgurite, una misteriosa lama contenente puro potere dell’Imperatore. Teoricamente la Cabala aveva detto a Grammaticus di dare la Fulgurite a Curze, poiché un primarca armato di Fulgurite sarebbe stato capace di uccidere definitivamente un primarca perpetuo. Questo non avvenne perché Grammaticus vide lo stato mentale in cui si trovava Vulkan e decise di provare ad usare la Fulgurite per curarlo. Questo tentativo uccise sia Grammaticus che Vulkan, ma con effetti diversi. Grammaticus resuscitò per l’ultima volta, poiché, durante il suo secondo incontro con Eldrad, il veggente gli spiegò di dover gestire bene la sua vita perché sarebbe stata l’ultima. Vulkan, invece, rimase morto con la Fulgurite conficcata nel petto e si rivelò impossibile rimuoverla. Artellus Numeon e altre Salamandre sopravvissute rimaste su Macragge decisero di prendere il cadavere di Vulkan e viaggiare fino a Nocturne per cercare di resuscitare il proprio primarca nel vulcano Monte Deathfire. Il tentativo andò a buon fine, ma solo con il sacrificio di Numeon, inoltre adesso non sappiamo se Vulkan sia ancora un perpetuo o abbia subito gli stessi effetti di Grammaticus.

Cyrene Valantion, una donna che strinse un grande rapporto con Argel Tal, Capitano dell’8° Compagnia dei Predicatori durante la Grande Crociata e l’Eresia, leader del Gal Vorbak e artefice dell’incidente dello spargimento dei primarchi tramite un paradosso temporale. Dopo la morte di Cyrene, Erebus la resuscitò per potersi guadagnare la fiducia di Argel Tal, in modo da poterlo controllare meglio. Involontariamente, la resurrezione portò Cyrene ad essere una perpetua, come spiegato da Prytanis nel momento in cui la soccorse e la portò dalla Cabala.
Anval Thawn, il Cavaliere Grigio che si presume essere l’ultimo perpetuo in vita nel M41, escluso l’Imperatore.

Tornando a parlare proprio dell’Imperatore, il suo posizionamento sul Trono d’Oro gli sta permettendo di non morire, ma questo è un vantaggio o uno svantaggio? Teoricamente la rimozione dell’Imperatore dal Trono causerebbe lo spegnimento dell’Astronomican e la riapertura di una fenditura Warp all’interno del Palazzo Imperiale. Questo evento causerebbe la distruzione dell’Imperium in pochissimo tempo. Milioni di navi in viaggio si ritroverebbero disperse nel Warp, interi mondi si ritroverebbero isolati e la Terra cadrebbe.
Teoricamente l’Imperatore rimosso dal Trono dovrebbe morire e poi resuscitare, ma ne siamo sicuri? E se sì, dopo quanto tempo? Questi dubbi sorgono osservando le esperienze di morte di Ollanius e di Vulkan. Horus con i poteri acquisiti su Molech uccide definitivamente Ollanius, quindi è lecito pensare che anche l’Imperatore possa morire definitivamente a causa delle gravi ferite inflitte da suo figlio. Dall’altra parte, abbiamo la Fulgurite. Se un frammento del potere dell’Imperatore può togliere ad un perpetuo le sue abilità di resurrezione, perché tutto il resto del potere non dovrebbe aiutarlo a mantenerle? Dando per scontata la sua resurrezione, non sappiamo comunque dopo quanto tempo possa accadere. Vulkan non resuscita sempre dopo un lasso di tempo ben preciso. Ci mette un bel po’ a resuscitare dopo la sua carbonizzazione dovuta all’entrata nell’atmosfera di Macragge e la velocità con cui resuscita inizia a rallentare quando Prytanis lo uccide ripetutamente con i dischi monomolecolari. Chi ci assicura che l’Imperatore torni immediatamente o dopo pochi minuti?

Potrebbe tornare dopo un anno e non ci sarebbe più nulla da salvare.

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