Un nuovo robot che fa tutto da solo: chi rischia ora il licenziamento

Dal punto di vista tecnologico arriva un cambiamento storico: c’è un nuovo robot, infatti, che è capace di fare tutto da solo e che può cambiare davvero tanto il mercato. Tanti lavoratori, infatti, ora rischiano il licenziamento.

Le frontiere tecnologiche che si spalancano davanti a noi sono interessanti da osservare e da studiare, dal momento che sono totalmente imprevedibili per tanti aspetti. Tante delle cose che oggi diamo per scontate, infatti, ci sembravano impossibili anche solo da immaginare fino a pochi anni fa. Per questo il futuro è un enorme punto interrogativo. Il grande tema, però, che ha monopolizzato a lungo i film di fantascienza e che ancora oggi non ha trovato una risposta è caratterizzato dalle possibilità che avranno i robot. E da quello che saranno capaci di fare nel momento in cui andranno a manifestare tutto il loro potenziale.

Da questo punto di vista, però, c’è da segnalare un passo in avanti davvero impressionante. C’è, infatti, un robot che fa tutto da solo e che rappresenta un colpo di scena enorme anche per quello che è il mercato del lavoro. Ovviamente è dotato di intelligenza artificiale ed agisce praticamente in totale autonomia. Mettendo ovviamente a rischio tanti posti. Andiamo a vedere in maniera dettagliata di che cosa si tratta ed anche da dove proviene questo autentico fulmine a ciel sereno, come si suole dire in questi casi.

Robot con intelligenza artificiale: tutti i dettagli di questa innovazione

L’innovazione in questione arriva direttamente dalla Cina ed in particolar modo dall’azienda tecnologia Leapting. Ha completato, infatti, con successo la sua prima distribuzione commerciale di moduli fotovoltaici (FV) che sono dotati di un robot di montaggio per moduli solari guidato dall’intelligenza artificiale. Per la prima volta questo strumento è stato impiegato in Australia ed ha dato dei risultati impressionanti. Sia in termini di efficacia che di tempi necessari per completare quest’opera. a installato quasi 10.000 moduli ad un ritmo “efficiente, sicuro e stabile“, riducendo “in maniera significativa” i tempi di costruzione iniziali.

Il macchinario è strutturato in questo modo: ha un braccio robotico alto 2,5 metri, montato su un cingolato autoguidato e semovente. Dotato di un sistema di navigazione e di tecnologia di riconoscimento visivo, ha la capacità di sollevare e montare pannelli fotovoltaici fino a 30 chilogrammi di peso. Di fatto, si tratta di un robot che ha come obiettivo quello di sostituirsi al lavoro degli operai, dal momento che ha degli standard di efficienza estremamente più elevati.

Proprio per questo motivo per tutti gli operai che operano in questo settore si tratta di uno spauracchio non di poco conto da questo punto di vista. Verosimilmente, infatti, moduli di questo tipo avranno una diffusione via via maggiore e crescente.