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GTA 6? Sarà talmente importante da poter essere classificato come AAAAA secondo il capo di Devolver e le motivazioni sono comprensibili

Secondo Adam Lieb e Nigel Lowrie (Devolver), Grand Theft Auto 6 di Rockstar Games, potrebbe essere considerato il primo videogioco AAAAA della storia, per via degli sforzi produttivi che ha alle spalle.

Quando si pensa a un titolo atteso, forse il più atteso degli ultimi anni, non ci sono davvero rivali per GTA 6. Il nuovo titolo di Rockstar Games ha i suoi buoni motivi, per essere diventato uno dei più attesi di sempre: prima di tutto, arriva dopo un capitolo, GTA 5, uscito nel 2013 e che ha performato in maniera incredibile per ben 12 anni, incassando miliardi di dollari e diventando un videogioco-contenitore.

GTA 6? Sarà talmente importante da poter essere classificato come AAAAA secondo il capo di Devoler e le motivazioni sono comprensibili (player.it)

Secondo poi, l’investimento economico per GTA 6 è davvero enorme e mai visto prima: si parla di circa 2 miliardi di dollari, tra sviluppo e spese di promozione. Un numero che è probabilmente destinato ad aumentare e che, se messo in prospettiva non solo con altri videogiochi, ma anche con altri medium (per capirci, la duologia Avengers Infinity War/Endgame è costata in totale 1 miliardo di dollari) lascia sbalorditi. C’è chi vuole raccontare questo standard, in un modo forse un po’ provocatorio ma sicuramente azzeccato.

Pronti per GTA(AAAA) 6?

Gli analisti, nell’ultimo periodo, hanno iniziato a fare i conti per riuscire a capire quanto effettivamente Rockstar potrà guadagnare con GTA 6. Dopo un investimento di 2 miliardi di dollari, l’hype attorno al progetto e i guadagni di GTA 5, c’è chi pensa che il prossimo titolo di Rockstar non faticherà a raggiungerà i 10 miliardi di dollari, di cui 7 miliardi soltanto nei primi 60 giorni dal lancio.

Ma come si standardizza un gioco del genere, che non ha precedenti? Già in precedenza, alcune aziende avevano utilizzato nuove nomenclature, per indicare titoli il cui sforzo economico e produttivo era particolarmente esoso. Basti pensare a Skull & Bones di Ubisoft, definito dalla stessa azienda francese come un “AAAA”, un quadrupla A, per indicare il distacco dai classi “tripla A”, considerati lo standard della grande industria videoludica.

Pronti per GTA(AAAA) 6? (player.it)

Ma ser per Skull & Bones la spesa stimata di Ubisoft, si aggira tra i 650 e gli 850 milioni di dollari, come si può classificare un titolo come GTA 6, da 2 miliardi di dollari? Beh, una risposta l’hanno data Adam Lieb, CEO della piattaforma di marketing Gamesight, e Nigel Lowrie, co-fondatore di Devolver Digital che, durante un’intervista in cui si parlava del momento di profondo hype per Hollow Knight: Silksong, hanno colto la palla al balzo per parlare di Rockstar.

In particolare, Lowrie, ha scherzato proprio sull’inquadramento del gioco, dicendo:

“Cioè, ci sono i giochi AAA e poi ci sono i videogiochi AAAA e supporrei che Grand Theft Auto 6 è potenzialmente un titolo AAAAA, è semplicemente più grande di qualunque altra cosa, sia in ambito che in scala di videogioco, oltre al tipo di impatto culturale che ha e l’attenzione che richiede”.

Gli fa eco Lieb, che parla di come, in ogni conversazione in cui si parlasse di videogiochi attesi, non si potesse non menzionare GTA 6. Adesso che del titolo sappiamo anche la data d’uscita, 26 maggio 2026, non resta che aspettare per assistere a quello che sarà un evento difficile da replicare e che cambierà il mondo del videogioco, per sempre.

This post was published on 6 Settembre 2025 14:00

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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