Sanremo può rivelarsi un’esperienza davvero stressante per gli artisti: come in passato, anche oggi i cantanti soffrono quel palco.
Si parla spesso delle reazioni avvilite di chi, a Sanremo, non riesce ad arrivarci. Com’è successo quest’anno ad Al Bano e a Sfera Ebbasta (che ha condiviso un post social mostrando il dito medio). Poi, è anche risaputo che molti cantanti chiamati a esibirsi sul palco dell’Ariston vivono la gara con enorme pressione: si agitano, si spaventano e poi si sentono frustrati se qualcosa non va secondo i piani.
Tutti ricorderanno per esempio l’esperienza di Blanco, che, nel 2023, durante la sua esibizione con il brano L’isola delle rose, si lasciò andare a uno sfogo poco edificante distruggendo l’installazione floreale del palco. L’altro caso recente famoso è quello che ha coinvolto Bugo: offeso da Morgan, il cantautore alternativo lasciò il palco e venne squalificato, e ancora oggi dice di avere un pessimo ricordo dell’esperienza sanremese.
Tornando più indietro nel tempo, è possibile annoverare casi ancora più estremi. Luigi Tenco, per esempio, si suicidò durante il Festival di Sanremo del 1967. La sua canzone Ciao amore ciao non passò alla finale, e Tenco fu trovato morto nella sua stanza d’albergo. Un biglietto esprimeva il suo disappunto per l’esclusione della sua canzone…
Di recente, anche la cantante Rose Villain ha ammesso di aver vissuto con parecchia ansia la sua prima esperienza sanremese. Nonostante la sua Click Boom! abbia ottenuto un grande successo proprio dopo essere stata presentata all’Ariston, la cantante ha confessato in un’intervista a Leggo di non ricordare con grande serenità quei momenti.
“Sanremo mi ha stravolto la vita“, ha dichiarato. “Nonostante in classifica arrivai ventitreesima, il pezzo è andata bene. Ma io percepivo stress: ero più concentrata su quello che mi circondava all’esterno che su ciò che mi stava succedendo“.
Rose Villain ha ammesso di aver forse partecipato al Festival con l’atteggiamento sbagliato: “Volevo farmi conoscere, dimostrare di essere una brava cantante, dare prova di essere una buona performer. Stavolta, invece, non voglio impressionare nessuno se non me stessa“.
Dopodiché ha raccontato che dopo Sanremo, per tre mesi, non si è mai fermata. “Non ero abituata a un’esposizione mediatica così forte. Ricordo che nelle nove notti successive al Festival, mi svegliavo nel cuore della notte sudata fradicia, sicura di avere telecamere in faccia. Sogno, incubo, non lo so“.
This post was published on 29 Gennaio 2001 19:54
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