Tra il marasma e l’abbondanza di giochi di ruolo che il 2025 ha portato con sé vi è anche il coloratissimo e psichedelico Helluva Town, un gioco di ruolo ispirato ai cartoon americani degli anni ‘30 che i creatori stessi descrivono come “un viaggio acido fra i Looney Toons, il Mickey Mouse prima maniera, Popeye e Betty Boop”.
Scritto e pubblicato da Acheron al Play 2025, Helluva Town richiama con il suo nome il successo del prequel di Hazbin Hotel (Helluva Boss) e deriva dallo slang in cui la frase “Hell of a” che sottolinea l’unicità e la qualità, o ironicamente l’assenza di questa. In questo caso Helluva Town indica che la città contenuta nel manuale è proprio una città infernale, fuori di testa e caotica fino al midollo.
E per questo un ottimo luogo di avventure.
Il nucleo di Helluva Town è l’Helluva System, un regolamento originale che abbraccia pienamente l’estetica caotica del gioco. Questo sistema è basato interamente sull’utilizzo delle carte da poker e sui loro quattro semi, ciascuno dei quali è associato a un attributo specifico per i Toon: Fiori per la Fisicità, Quadri per la Socialità, Cuori per la Versatilità e Picche per la Lunacità.
Ogni volta che un Toon tenta un’impresa, la prova si risolve con la pesca di due carte, il cui valore si somma all’attributo pertinente del personaggio. Se il seme dell’attributo e della carta coincidono, vi è un ulteriore bonus. Questa meccanica semplice conferisce immediatamente a ogni prova la sensazione di un vero e proprio gioco d’azzardo, dove l’elemento casuale delle carte da poker non fa che rafforzare l’immedesimazione nel tono folle e imprevedibile del manuale.
L’Animatore (il Game Master) non effettua tiri, ma si concentra invece sul porre sfide e sul contestualizzare le azioni dei Toon. Il suo ruolo è stimolare la fantasia dei giocatori, che devono descrivere come i loro personaggi reagiscono o agiscono, e solo allora l’Animatore richiede la prova sull’attributo. Questa sinergia tra la semplicità del regolamento e l’assenza di limiti nella creatività dei Toon è un elemento chiave del successo del gioco.
Anche la gestione del conflitto, battezzata “Regolamento di Conti”, è eccezionalmente flessibile, consentendo agli scontri di concludersi in svariati modi, dal mettere fuori gioco l’avversario a una rapida ritirata degna dei migliori cartoon. A bilanciare la semplicità del sistema ci sono i “Trucchetti“, capacità speciali che donano una vera identità e un sapore unico ai personaggi. Il manuale base è ricco di questi trucchetti, modificatori e tratti, arricchendo il parco giochi dei Toon e fornendo la complessità necessaria per costruire personaggi memorabili.
Lo stile è abbondante in ogni dettaglio, ma l’esempio lampante è l’Helluva Poker. Si tratta di un sistema speciale di “Regolamento di Conti” in cui due o più Toon si sfidano in una vera e propria mano di poker, concordando in precedenza la posta in gioco. Questo sistema si rivela così efficace nel generare eventi straordinari e nell’immergere i giocatori nel caos di Helluva Town da essere quasi preferibile all’approccio di combattimento standard.
In Helluva Town, i giocatori vestono i panni di audaci gangster Toon immersi in una metropoli dove violenza, corruzione e peccato non sono eccezioni, ma la quotidianità. Qui, la legge non è altro che un fastidioso orpello, esistente unicamente per offrire ai Toon qualcosa di divertente da infrangere. La stessa struttura del manuale riflette questa progressione criminale: suggerisce una serie di boss, nemici e rivali distinti per ciascuno dei quattro semi delle carte, ognuno legato a meccaniche e sfide specifiche. Questo approccio suggerisce implicitamente un andazzo da vera e propria scalata gerarchica, in cui i Toon protagonisti sono spinti a farsi strada e a eliminare un rivale dopo l’altro per affermare il proprio dominio in città. (richiamando un po’ quella rivalità tra bande tipica dei forged in the dark)
Il volume è un vero e proprio tripudio visivo. È estremamente colorato e straripante di richiami all’estetica dei cartoon d’epoca, creando un’esperienza immersiva a 360 gradi che trascende la semplice sessione di gioco. Già il solo sfogliare il manuale e assorbire i centinaia di dettagli e l’energia delle sue illustrazioni permette ai giocatori e all’Animatore di entrare immediatamente nell’atmosfera folle e grottesca di Helluva Town, facilitando la creazione di personaggi e situazioni fantastiche. Questo stile grafico vibrante, sebbene sia un enorme punto di forza, in alcune e rare occasioni può risultare a discapito della pura leggibilità, ma è un piccolo prezzo da pagare per una tale cura estetica.
A completare l’offerta, il manuale è saggiamente dotato di ben sette piccole avventure pronte all’uso. Queste one-shot sono pensate per essere lanciate direttamente contro i Toon, non solo per sfidarli ma anche per mostrare all’Animatore e ai giocatori tutti gli aspetti più avanzati e le sfumature di questa ambientazione fuori di testa.
Giocare Helluva Town è come catapultarsi in una versione fantastica, psichedelica, violenta e criminale di un cartone degli anni 30, spingere la propria fantasia oltre l’immaginario standard degli altri giochi di ruolo. Le meccaniche stesse non fanno altro che corrompere il giocatore e spingerlo al rischio e all’azzardo, in un sistema che rende rompere la legge e far degenerare problemi fino a quando non diventano conflitti aperti, più semplice che mai.
This post was published on 29 Ottobre 2025 21:00
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