Dead Air – del Monad System | Recensione

Copertina del manuale di Dead Air - Monad System

Un'illustrazione del manuale di Dead AirDead Air è forse il prodotto che più mi aspettavo di trovare nell’ottica del Monad System, e questo lo dico intendendone un pregio. Ci sono tantissimi Master di D&D che dopo aver giocato per tanto tempo cambiano le regole per adattarle a quello che voglio fare: situazioni paradossali dove mantengono lo stesso gioco pur cambiando praticamente tutto, per giocare il loro Dragons&Mechaknights 2077: Holy war.

Allo stesso modo, Dead Air è un’ambientazione permessa da modifiche al sistema ma, a differenza del mio esempio, qui tutto funziona perfettamente.

Dead Air stravolge molti dei principi dietro il Monad: introduce meccaniche, cambia la grafica di alcune e ne sovverte altre, senza piegarsi o spezzarsi. Solo che il lavoro che c’è stato dietro non riesco proprio a vederlo come un lavoro facile, veloce, anche solo nella sua ideazione.

Per intenderci, il Monad System decide apposta di ignorare la parte più granulare e tediosa dell’economia usando meccaniche astratte per gestirla, mentre Dead Air introduce un sistema estremamente specifico di equipaggiamento, costi, scambi, trasporto, reperibilità. Praticamente come prendere una casa e aggiungere un piano o due: la casa è perfettamente solida e non ci sono intoppi, ma chiaramente non è stato il lavoro di una notte.

Introduzione

Anno 2017: una crisi economica colpisce la nostra società e molte nazioni mettono in atto misure molto drastiche per salvarsi; si alzano le tasse, si tagliano i fondi al welfare, aumenta il tasso di disoccupazione.

Il risultato fu disastroso per i cittadini: scoppiarono rivolte, avvenne una militarizzazione dei civili, il divario sociale si fece sempre più accentuato e le uniche vere battaglie nel mondo rimasero quelle per le risorse. La crisi ambientale crebbe di pari passo al decadimento della società, al punto di rendere necessario grandi investimenti in tal senso.

Al contrario, una nazione dopo l’altra decise di ignorare i trattati internazionali sulle emissioni, per evitare il tracollo del sistema produttivo. L’evento cardine fu l’inabissamento del reattore di Fukushima, che contaminò buona parte dell’area, e in seguito non mancarono azioni terroristiche che fecero detonare un reattore in Francia, contaminando alla morte radioattiva la zona europea.

Qui avvenne un miracolo: un fungo dalle peculiari proprietà venne ritrovato in Sud America grazie al, o a causa del, disboscamento intensivo. Il Cordicypitacea Melissophyllon, capace di crescere nella quasi assenza di sostanze nutritive e capace di interagire con la materia in modi incredibili. Le ricerche vennero portate rapidamente avanti, ma fu solo quando gli interessi internazionali si misero di mezzo che la ricerca diede dei primi acerbi frutti. Con un’equipe pagata da privati, con l’interesse di trarne un prodotto e l’idea di farlo il prima possibile, il Balsamo (così viene chiamato) venne subito utilizzato per testarne le proprietà.

Dapprima gli effetti avevano del miracoloso: il Balsamo divorava le radiazioni, l’inquinamento, lo sporco e non andava a intaccare gli organismi. L’umanità aveva così riottenuto la speranza.

Fu però poco dopo che ci si rese conto di non avere assolutamente controllo sul Balsamo, forse per un errore di progettazione causato delle pressioni e dal disinteresse per le misure di sicurezza. Il fungo mutò rapidamente in qualcosa di molto più invasivo: la Piaga.

La piaga prende il sopravvento su chiunque sia irradiato, alimentandosi e controllando l’ospite: un sistema immunitario perfetto, che preserva il corpo anche dalla decomposizione, e che lo porta a comportamenti aggressivi, ferali e distruttivi. L’Europa cadde in tre giorni, seguirono poi ogni altra nazione e la Russia crollò per ultima, quello stesso inverno. Ormai “speranza” è solo una parola senza significato.

Cosa troviamo in Dead Air?

Nelle sue 80 pagine, Dead Air presenta ogni elemento per rendere unica e memorabile quest’ambientazione:

  • un mondo post-apocalittico, nato da un tracollo nel tentativo di risolvere i numerosi problemi climatici del nostro pianeta;
  • un sistema di regole per gestire gli archetipi, le risorse e l’economia;
  • l’Infezione, una minaccia biologica molto concreta nel mondo della Piaga;
  • regole per gestire le Armi e gli Equipaggiamenti;
  • regole per gestire i Nemici;
  • un modo alternativo di gestire le anomalie, la Biocinesi;
  • liste di spunti per avventure da usare per personalizzare o riutilizzare il supplemento.

La copertina di Dead Air

Il manuale, in formato A5, brossurato e con copertina soft touch, conta 80 pagine, ha interni in bianco e nero, e viene venduto al prezzo di 15.90 €. Gli artisti del comparto immagini e impaginazione sono: Luca Vanin, Tommaso De Benetti, Daniel Comerci e Luca Bonazzoli.

Conclusioni

È proprio qui che mi viene da spiegare perché Dead Air è il manuale che più mi aspettavo dagli autori del Monad: si tratta di un esempio di come il gioco si possa modificare per ottenere quello che si vuole.

Francamente a noi giocatori di ruolo servirebbero tante, tantissime altre ambientazioni del calibro di Dead Air: altri esempi, altre meccaniche, altri stravolgimenti. Ci serve quello che è stato Strumenti del Sistema per FATE, i vari mondi e compendi per Savage, le versioni modificate di Gurps e le innumerevoli versioni di Apocalypse World.

Per quanto mi riguarda, questo Dead Air è un ottimo manuale. Anzi, di più: aggiungerei che senza dubbio si tratta del mio preferito, relativamente al Monad System.