Magic The Gathering e la Leggenda di Aang | Anteprima del set dedicato ad Avatar: The Last Airbender

Magic the Gathering ha intrapreso negli ultimi tempi una strada a dir poco peculiare. Il celebre gioco di carte collezionabili si sta infatti aprendo sempre più a collaborazioni con altri franchise, non più solo limitate a drop Secret Lair o operazioni speciali, ma che arrivano a sfociare spesso e volentieri in espansioni che finiscono per confluire nel formato standard.

Nel corso di quest’anno abbiamo ad esempio già avuto l’ottima espansione a tema Final Fantasy, mentre negli scorsi mesi è stato Spider-Man a invadere il card game di Richard Garfield. Nel 2026 sarà invece il turno di Star Trek, delle Tartarughe Ninja, dello Hobbit e degli Avengers di prendersi il palcoscenico, con l’anno venturo che vedrà addirittura più espansioni a tema Universe Beyond rispetto a quelle tradizionali.

Prima di salutare l’anno corrente vi è però ancora spazio per una nuova avventura in Magic the Gathering, con il nuovo contenuto dedicato ad Avatar: the Last Airbender che sbarcherà nei negozi di tutto il mondo il prossimo 21 novembre. Noi abbiamo però assistito a una presentazione in anteprima dell’espansione e siamo finalmente pronti a parlarvene.

Un nuovo Universe Beyond

La scelta di dedicare un’espansione del celebre GCC ad Avatar: the Last Airbender, o come è conosciuto in italiano Avatar: la leggenda di Aang, è nata soprattutto per i punti in comune tra la serie di Nickelodeon e il gioco di Wizards of the Coast. Sia il franchise basato sui dominatori degli elementi che Magic, infatti, condividono una forte spinta narrativa, raccontando vicende epiche e avvincenti scontri.

Un viaggio, quelli dei protagonisti di Avatar, che è stato trasferito su carta in modo molto interessante, dato che sono ad esempio presenti diverse versioni del medesimo personaggio che lo rappresentano in differenti fasi dell’avventura. Una scelta che consente di mostrare un percorso di crescita sia narrativo che ludico, con poteri e costi di evocazione ben distinti. Molto interessante è poi anche il fatto di come tali carte presentino pure combinazioni di mana diversi, che vanno a sottolineare ulteriormente la progressione del personaggio da diversi punti di vista.

Sempre restando in tema combinazioni, Wizard of the Coast con l’espansione Avatar: the Last Airbender ha deciso di puntare molto anche sulle creature ibride che popolano il mondo di gioco dell’opera di Nickelodeon, dedicando a molte di esse delle carte dedicate per nulla male. Non di soli eroi, insomma, è composto Avatar, né nella serie originale né tantomeno in questa sua versione GCC.

Dominatori degli elementi

Passando invece alle meccaniche che contraddistinguono l’espansione, possiamo trovare sia nuove dinamiche che il ritorno di altre viste in passato. Per quanto riguarda le nuove esse si concentrano sul dominio dei quattro elementi come nel cartone animato, ossia acqua, aria, fuoco e terra

La meccanica legata al dominio dell’acqua ricorda da molto vicino Convocazione che già conosciamo. È infatti possibile abbassasre il costo di attivazione di un’abilità contraddistinta da Waterbend, questo il nome della meccanica, tappando artefatti e creature. Earthbend, l’abilità dedicata alla terra, consente invece di far diventare permanentemente creature delle terre e di posizionare su di esse un determinato numero di segnalini +1/+1. Il tutto senza far perdere alla terra in questiona la possibilità di essere tappata per produrre mana.

Firebend, invece, si concentra sull’elemento del fuoco ed è caratterizzato da uno stile decisamente aggressivo. Ogni volta che una creatura con firebend attacca, infatti, viene generato un mana rosso aggiuntivo, da usare poi per giocare altre magie. Airbend, infine, consente di esiliare dei permanenti e di poterli poi giocare dall’esilio pagando semplicemente due mana incolori. Combinata con abilità che si attivano all’entrata in gioco, insomma, pare essere in grado di dare il via a tattiche per nulla male.

A tornare in Avatar: la leggenda di Aang sono poi le saghe che si trasformano in una creatura arrivate alla fase finale, le creature del tipo Alleato, su cui l’espansione sembra spingere parecchio e anche le Lezioni, che si sposano decisamente bene con quello che è il franchise di Nickelodeon.

Neofiti e collezionisti

Spostandoci invece sulle versioni speciali delle carte, Wizard of the Coast ha pensato a delle chicche niente male. Oltre alle classiche terre full art, che questa volta si concentrano sul viaggio di Appa per il mondo, sono infatti diverse le edizioni speciali da collezionare. Presenti, ad esempio, per le creature ibride le cosiddette Borderless Field Notes, che rappresentano la creatura in questione come se stessimo guardano un bestiario, con tanto di appunti, dettagli e schizzi vari.

Le Borderless Battle Pose, che si possono trovare solo nei collector’s booster, sono invece dedicate a delle mosse di battaglia e sono contraddistinte da un effetto foil neon. Molto intrigante è poi il bonus sheet, composto da ben 61 carte, ognuna delle quali dedicata a un singolo episodio della serie TV grazie a un frame preso direttamente da esso.

Tutto ciò sarà acquistabile, oltre che nei classici play e collector’s booster, anche in delle particolari edizioni speciali. Non mancano ad esempio due bundle, contenenti entrambi diverse bustine e delle promo, così come due scene box che permettono di ricreare con più carte un’unica illustrazione di gioco.

Impossibile non citare poi il ritorno con Avatar: la leggenda di Aang dei jumpstart booster, ossia dei pacchetti che permettono di gettarsi subito in gioco, e del beginner box, che contiene invece tutto l’essenziale per immergersi nel magico mondo di Magic e impararne le basi.

In conclusione

Da quanto mostratoci da Wizard of the Coast, Avatar: la leggenda di Aang sembra poter chiudere il 2025 di Magic the Gathering con stile, regalandoci un’espansione colma di buoni spunti e intriganti meccaniche. La commistione tra l’opera di Nickelodeon e il card game pare poi abbastanza buona, anche se l’impressione è che si sia un po’ lontani dall’ottimo lavoro fatto a metà anno con Final Fantasy. Le sensazioni iniziali, insomma, sono buone, anche se due Universe Beyond di seguito sono forse un po’ troppo, anche per i fan più sfegatati.