Recensione | Rise of the Amazons

In tempi di pandemia è molto complicato provare i giochi da tavolo. Per alcuni titoli è praticamente impossibili, per altri… bisogna sperare che incontrino il gusto dei tuoi parenti.

Rise of the Amazons forse è la scelta giusta, un gioco interessante, dall’ambientazione che, personalmente, adoro e con tanti materiali che lasciano ben sperare.

Naturalmente parliamo ancora del Kickstarter, ma non lasciatevi ingannare, gli autori sono gli stessi di Xerses di cui vi ho già parlato qui. Mi hanno detto che sarebbe arrivato il gioco entro tot, e così è stato. Andiamo con ordine.

Gli autori

Lefter Iroglidis e Harry Haralampidis  ne hanno fatto di strada. Intendiamoci, Xerses è un bel gioco, ma graficamente lasciava un po’ a desiderare, ma con Rise of the Amazons si è fatto un bel salto di qualità.
Le illustrazioni sono sempre di Tony Tzanoukakis che ci presenta un tabellone di gioco davvero suggestivo.

Le carte dei mostri e delle amazzoni sono curate e ben fatte.

Il gioco

Il titolo lascia poco spazio all’immaginazione. Siamo delle amazzoni, le leggendarie guerriere dell’antica Grecia. In qualità di forte e armato rappresentante del gentil sesso, il nostro compito è quello di ottenere “IL DOMINIO DEL MONDO MUAAHAHAH!”, affrontando mostri tra i più letali come Cerbero e Medusa o saccenti eroi che pensano che solo perché abbiamo il seno non sappiamo combattere.

Chiunque di noi è cresciuto con la serie Hercules, sa bene che le amazzoni menano da far paura.

Tecnicismi vari

Rise of the amazons si gioca fino a 4 giocatori con una modalità in solitario che a detta degli autori è bella quanto quella multigiocatore. BGG lo suggerisce per giovincelli da 10 anni in su, stima che io ritengo un po’ a ribasso, ma bisognerà provare il gioco per averne la certezza.

Non vedo l’ora di provarlo.