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Giochi da Tavolo

Recensione | Go Nuts For Donuts

Allarme rosso! Allarme rosso, attacco di zuccheri imminente!

Fate attenzioni amici cari. Go Nuts For Donuts di Zachary Eagle, edito da Uplay, è fortemente sconsigliato ai diabetici e a quelli come me, che sono portatori sani di grasso corporeo.

Tuttavia, se non state combattendo con la dieta, con i fioretti pasquali e l’eccesso di trigliceridi, questo gioco può fare per voi. Vi consiglio però di non provarlo a stomaco vuoto.

Andiamo con ordine.

Materiali

Gonuts for Donuts è un gioco di carte e si presenta in una graziosa scatola di latta che di mazzi ne  potrebbe contenere almeno dieci. Invece ne troviamo uno solo, anzi, uno e mezzo, più una manciata di segnalini e  qualche carta promozionale di  “Sushi go”. Il tutto per la bellezza di 19,95€.

Secondo me è un po’ troppo, anche se il gioco non è niente male. L’ho provato prima con il mio team di esperti, e poi con qualche amico dopo una cena in cui nessuno aveva pensato al dessert – stavamo per mangiarci le carte.

Ecco com’è andata.

Come si gioca

Ogni giocatore possiede un mazzetto di carte numerate da 1 a 6 (varia a seconda del numero di giocatori). Al centro della plancia si posizionano lo stesso numero di segnalini numerati che rappresentano le vetrine o postazioni in cui verranno esposti i vari dolcetti.

Se si gioca in 2 avremo 3 postazioni, 4 se si gioca in 3, 5 in 4, e via di seguito.

A ogni turno si scoprono tanti dolcetti quante sono le postazioni.

Segretamente, i giocatori devono scegliere quale ciambellina papparsi, selezionando, a faccia in giù, la carta con il numero corrispondente alla postazione in cui si trova il dolcetto che bramano.

Dov’è la fregatura?

Beh, se il dolcetto che ci fa gola piace anche a un altro giocatore, finisce che nessuno dei due se lo pappa. Anzi, nel litigio furibondo che ne segue, il dolcetto finisce per andare distrutto, magari calpestato durante una dura colluttazione  o perso per sempre nello spazio cosmico (libera interpretazione del fatto che se due giocatori scelgono la stessa carta, nessuno la ottiene e quest’ultima va scartata, ma non vedo il motivo di non essere fantasiosi).

Tutto qua? Non proprio!

Set up

Ci sono anche i dolcetti che sono – e ve lo dice uno che è considerato troppo estremo anche dai diavoli che sorvegliano il girone dei golosi – un tragico incentivo a mollare qualsiasi dieta per sempre. Le illustrazioni sulle carte sono di Claire Donaldson (Chocolatiers, Food Track Champion) e scatenano l’acquolina in bocca alla prima occhiata.

Accumulare dolcetti porterà punti a fine partita. Alcune carte sono speciali e fanno fare “cose”, altre vanno collezionate in serie per ottenere più bonus (sono queste, che decidono quasi tutte le partite).

Chi fa più punti è come sempre il vincitore ed è tenuto a portare gli altri giocatori di corsa in pasticceria – offre lui!

In sintesi

Carte

Al team di esperti (età media 9 anni ) il gioco non è piaciuto molto, l’hanno provato prima in due e poi in tre giocatori e la resa ha lasciato un po’ a desiderare. Non è difficile individuare sin da subito i bocconi più prelibati, la sfida per quei dolcetti si fa dura e anche un po’ noiosa.

Tutt’altra storia quando ho proposto il gioco alla tavolata di amici. Questi hanno apprezzato lo stile “American Graffiti” delle illustrazioni, la velocità e l’intrinseca vena psicologica del gioco che, sul lungo periodo, mette alla prova anche le più solide amicizie.

Il gioco genera fame e grida e divertimento, quello che ogni filler che si rispetti dovrebbe fare.

Concludendo

Go Nuts For Donuts è un gioco veloce, divertente, con una meccanica solida, anche se non molto originale. Non funziona molto in 2 o 3 giocatori, va molto meglio se si è in 4 o 6. La grafica e la presentazione sono un punto di forza, ma il prezzo resta un po’ troppo alto.

Personalmente non m’incavolavo tanto a un gioco da tavolo dai tempi del mitico Maka Bana, che è l’unico gioco al mondo capace di farmi infuriare a ogni singola partita.

Chi è che distribuisce Maka Bana?! Provate a indovinare.

This post was published on 25 Maggio 2019 12:25

Luca Riccio

Educatore, scrittore a tempo perso, di quelli che "primo o poi lo finisco quel romanzo". Mi ritengo anche un creatore di giochi di quelli che "prima o poi me lo pubblicano quel gioco". Nel frattempo provo i giochi degli altri per offrirvi la mia modesta e "prima o poi competente" opinione.

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