Il nostro Sistema Solare è ancora pieno di misteri. Ci sono tanti corpi sconosciuti da conoscere e studiare.
In un punto lontano del Sistema Solare, dove il Sole appare come un puntino lontano e dove il tempo sembra rallentare, tra le orbite gelide e gli anelli rarefatti di Urano, il telescopio spaziale James Webb ha fatto una scoperta importantissima.
Fino agli anni ’90, gli astronomi erano convinti che il Sistema Solare finisse con Plutone. Poi sono arrivati gli oggetti della fascia di Kuiper: Eris, Haumea, Makemake… E poi centinaia di altri corpi ghiacciati. La sonda Voyager 2, nel suo passaggio vicino a Urano e Nettuno, ha rivelato pochi anni dopo alcuni sistemi di anelli e lune che non erano mai stati osservati prima.
E il vecchio telescopio James Webb, oggi, ci ha mostrato qualcosa di ancora più sorprendente. In pratica, che anche tra le orbite di lune già note possono nascondersi corpi minuscoli, invisibili fino a ieri.
Il James Webb ha in pratica scoperto una nuova luna. Un satellite minuscolo e sfuggente. Il corpo, designato provvisoriamente come S/2025 U1, ha un diametro di circa dieci chilometri. Individuato grazie alla NIRCam, la fotocamera a infrarossi del James Webb, attraverso dieci esposizioni da quaranta minuti ciascuna, rivela un’orbita quasi perfettamente circolare.
Si muove a circa 56.000 km dal centro del pianeta azzurro. Ed è una posizione interessante, utile agli astronomi per studiare le interazioni con gli anelli. S/2025 U1 non è un nome così suggestivo e presto cambierà.
“Nell’ambito del programma di osservazione ospite del JWST, abbiamo scoperto un satellite del gigante di ghiaccio precedentemente sconosciuto, provvisoriamente denominato S/2025 U 1“, ha spiegato El Moutamid, il responsabile della divisione di Scienza ed Esplorazione del Sistema Solare dello SwRI a Boulder, in Colorado. “Questo oggetto, di gran lunga il più piccolo finora scoperto, è stato rilevato in una serie di dieci lunghe esposizioni ottenute dalla telecamera nel vicino infrarosso“.
Tutte le lune di Urano portano nomi tratti dalle opere di Shakespeare e Alexander Pope. Anche questa nuova luna riceverà quindi un nome collegabile alla letteratura inglese. Ci sono già le lune Miranda, Ariel, Titania e Oberon… la nuova luna come si chiamerà?
Questa scoperta dimostra ancora una volta la straordinaria sensibilità del James Webb, un telescopio datato ma ancora capace di rilevare oggetti invisibili persino alla sonda Voyager 2 (che nel 1986 passò di lì e non vide nulla).
Chi lo sa… Magari questa luna potrebbe avere un ruolo attivo nella formazione e nel mantenimento degli anelli. Alcuni astronomi parlano di una funzione da scultore gravitazionale. Si tratta del ventinovesimo satellite conosciuto di Urano. Ma gli scienziati ipotizzano che ce ne possano essere ancora tanti altri, anche più piccoli.
This post was published on 26 Agosto 2025 19:51
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