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Il Buono Postale che ti fa diventare ricco: devi attivarlo subito

Milioni di italiani hanno già avuto a che fare con un buono postale, ma l’offerta è oggi più vantaggiosa che mai.

I buoni fruttiferi postali sono nati nel 1925, in un’Italia che cercava ancora di alzare faticosamente dopo la Grande Guerra. Lo Stato, che necessitava di fondi, ha scelto di coinvolgere il risparmiatore, inventando questo strumento destinato a fare storia.

Il buono postale è semplice, sicuro e apprezzato dagli italiani. E nel 2025, Poste Italiane celebra il centenario con il Buono 100, un prodotto che unisce tradizione e innovazione, e con un nuovo buono ordinario, con durata ventennale, tassi di rendimento predefiniti e crescenti. Ottimi perché riconosciuti già a partire dal primo anno.

Con il nuovo buono ordinario, il risparmiatore può sempre chiedere il rimborso, totale o parziale, del capitale investito. E dopo il primo anno dall’acquisto può godere anche del riconoscimento degli interessi maturati.

Il rendimento annuo lordo a scadenza è del 2,50%. Il tutto senza costi di sottoscrizione e rimborso. A eccezione, ovviamente, degli oneri di natura fiscale. Inoltre, i buoni sono soggetti a una tassazione agevolata sugli interessi, pari al 12,50% e sono esenti da imposta di successione.

Bisogna solo capire quale tipo di buono si adatta meglio ai propri obiettivi di risparmio. Ci sono per esempio quelli esplicitamente dedicati ai minori e quelli pensati per ottenere una rendita per il futuro.

Rendimento al 2,5%: il buono di Poste da attivare

Sottoscrivendo un buono ordinario delle Poste non sarà possibile diventerete ricchi in pochi anni né generare un guadagno mastodontico, ma si potrà avere un investimento di sicurezza assoluta (garantito dallo Stato) con rendimento certo e tassazione agevolata.

Rendimento al 2,5%: il buono di Poste da attivare (Foto: AnsaFoto) – player.it

Insomma, il buono ordinario non ti arricchisce in fretta, ma ti protegge, ti dà stabilità e ti fa sentire parte integrante dell’economia nazionale. Il rendimento è crescente. Nel senso che si arriva al 2,50% solo al ventesimo anno.

Alla fine del primo anno, il rendimento lordo sarà dello 0,75%. Così anche per il secondo, il terzo e il quarto. Si sale allo 0,90% il quinto anno. Alla fine del sesto anno la percentuale è dell’1,04%. Concluso il settimo anno il rendimento effettivo annuo lordo è dell’1,14%. L’ottavo anno si passa all’1,25%.

Il nono è del 1,36%. Alla fine del decimo anno siamo a 1,47%, con l’undicesimo a 1,57% e con il dodicesimo anno al 1,64%. Alla fine del tredicesimo anno il rendimento passa a 1,75%. Nel quattordicesimo a 1,86%. Poi c’è lo scatto a 1,97% nel quindicesimo anno e di 2,07% nel sedicesimo. Alla fine del diciassettesimo anno il rendimento è al 2,18%, quindi sale al 2,28% alla fine del diciottesimo. Il penultimo anno ha un rendimento del 2,37%. Si arriva al 2,50% il ventesimo e ultimo anno.

Attivare un buono ordinario è semplicissimo. Si può fare online oppure in ufficio postale. I titolari di libretto smart e conto bancoposta possono fare tutto da soli online con un acquisto sul sito delle Poste. Fisicamente, basta portarsi all’ufficio postale un documento, il codice fiscale e chiedere di sottoscrivere un BFP ordinario cartaceo o dematerializzato.

This post was published on 27 Luglio 2025 19:57

Giuseppe F.

Napoletano che vive e lavora a Roma ma tifa Inter. Scrivo per professione e diletto. Ho collaborato con varie riviste culturali e siti online, corretto bozze ed editato o riscritto libri. Mi piacciono la filosofia medievale, i film horror anni ’70 italiani e la musica krautrock. Idolo calcistico: Ivan Zamorano.

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