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Speciali

OnePlus 12R ci ricorda che il top di gamma si definisce dalle prestazioni e non dal prezzo

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Se siete alla ricerca di un dispositivo performante, che riesca a farvi percepire l’esperienza di un top di gamma come funzionalità e fluidità, senza spendere un capitale? Oneplus ha pensato proprio a tutto, convogliando tutte queste necessità e richieste in una serie, la “R”, che fa il suo debutto sul mercato italiano con un dispositivo che siamo sicuri, farà la felicità di molti, al netto di qualche dettaglio da rivedere.

Welcome to Europe

Senza ulteriori indugi dunque, andiamo alla scoperta del tanto discusso Oneplus 12R. Cerchiamo di capire quali sono le potenzialità del dispositivo, i suoi punti di forza e le sue, seppur risibili, debolezze. Potrebbe forse essere la risposta alla vostra ricerca di un nuovo smartphone, per questo 2025?

What’s in the boooox?

Quando riceverete il vostro Oneplus 12R, ciò chevi troverete immediatamente all’apertura della fiammante scatola rosso fluo, sarà (in ordine di disposizione):

Si parte
  • il classico contenitore in cartoncino, al cui interno però non troverete la cover in silicone ma soltanto manuali per un corretto utilizzo del vostro nuovo smartphone. Forse non la scelta migliore, ma in linea col resto del mercato di medi e top di gamma;
  • lo smartphone Oneplus 12R;
  • cavo USB – USB-C, anche questo di un fiammante rosso fluorescente, giusto per dare una nota di colore che non guasta mai;
  • alimentatore da 100 watt, per la ricarica rapida, estremamente compatto nelle dimensioni soprattutto rispetto ad altri omologhi di diversi competitor.

Un nome, tante novità

Per chi mastica già la materia “smartphone”, leggere di una serie “R” potrebbe quasi risultare straniante. Sempre più spesso ormai, le aziende produttrici di smartphone (e non solo) tendono ad abituare gli acquirenti a delle linee che, anche solo nella nomenclatura, mantengono determinate diciture come per esempio le versioni “Pro”.

Per ogni esigenza

Certamente, la discussione sulla nomenclatura data a una serie non è qualcosa che porta alla scelta di uno smartphone, dunque è necessario che questo piccolo cappelletto introduttivo venga preso come una sorta di avvertimento, per chi non sa cosa si troverà tra le mani: in parole povere, si può tranquillamente dire che Oneplus 12R è la versione “pro”, la versione migliorata di Oneplus 12 base. Migliorie che emergono sotto tanti punti di vista.

Il 12R come detto, rappresenta per l’azienda cinese un primo approdo della nuova serie in Europa, un passo molto importante dunque, che cambia anche la mentalità dietro alla ricerca di un dispositivo Oneplus, che da oggi non viene più abbinato solamente alla convenienza ma anche e soprattutto, a una qualità che sorprende, chi non sa bene cosa aspettarsi.

Design e display

Ci sono ovviamente dei punti di contatto che mantengono il 12R in perfetta continuità con gli ultimi dispositivi rilasciati da Oneplus: per prima cosa, a livello di design viene ripreso in maniera praticamente pedissequa, quello di Oneplus 11 e di Oneplus 12 base. Proprio con quest’ultimo poi, il 12R condivide anche le dimensioni con un display curvo LTPO AMOLED da 6,78″ con risoluzione 1.5K (1264 x 2780 pixel), frequenza d’aggiornamento variabile fino a 120 Hz, luminosissimo con un valore di 4.500 nits. Rispetto al fratello maggiore però, risulta leggermente più sottile

A variare, già a una prima e più superficiale analisi, è il peso: Oneplus 12R infatti, arriva a toccare i 220 grammi, un peso sicuramente non indifferente ma che, una volta preso in mano, restituisce perfettamente quella sensazione di qualità e solidità che un dispositivo di alta fascia dovrebbe avere. Rimanendo un attimo in tema design però, iniziano a venire fuori le prime magagne: il telefono, per via dei materiali e delle forme morbide e tondeggianti, tende a risultare scivoloso in mano. È consigliabile dunque, utilizzare una cover in silicone, per evitare brutte sorprese. E no, la cover non vi verrà fornita direttamente nella scatola.

Ampio e forse un po’ scomodo?

Sul retro, troviamo un telaio in alluminio, estremamente resistente e gradevole al tatto, in cui va a incastonarsi il comparto fotografico, in un perfetto cerchio dal design accattivante e unico, in linea con quella che è la recente tradizione Oneplus.

Parlando di protezione però, a non potersi lamentare è il display che vi arriverà già fornito di un resistente e durevole Gorilla Glass Victus 2, a cui si aggiunge la rinnovata certificazione IP65 contro acqua e polvere, a riprova dell’attenzione messa nella realizzazione tecnica del 12R e di quanto sottili siano le differenze con modelli i cui prezzi sono molto più elevati. Ma del prezzo, ne parliamo più avanti. Adesso, è il momento di capire cosa si trovi sotto quella dura scocca.

Hardware e software

Qualunque sia il punto di vista preso in esame, Oneplus 12R non ha davvero nulla da invidiare a un top di gamma. Parliamo per prima cosa, del processore.

Il 12R presenta un processore Snapdragon 8 Gen 2 octa core a 4 nanometri, una scelta che potrebbe forse far storcere il naso, visto che si tratta di un processore ormai “vecchio” di un anno, che tra l’altro presenta compatibilità con un solo taglio di memoria ovvero quello a 16 GB di RAM LPDDR5X e 256 GB di memoria interna UFS 3.1. Al netto di ciò, è d’obbligo notare come tale processore si sia mosso egregiamente su tutti i dispositivi che l’hanno sperimentato, rivelandosi una scelta perfetta, che permette di garantire risparmio e qualità.

Ottimo lavoro per quanto riguarda la connettività, grazie a Wi-Fi 7 che garantisce connessioni velocissime ed estremamente stabili e alla tecnologia Bluetooth 5.3, che permette di abbinarvi qualunque paio di auricolari o cuffie di ultima generazione, in modo preciso e senza che si presentino fastidiosi problemi di latenza e ritardo tra video e audio. È inoltre dotato di chip NFC e il supporto per la seconda SIM. Nessun supporto però, per le e-SIM

In generale dunque, a livello di prestazioni come detto, il 12R non ha davvero nulla di cui preoccuparsi: tende a risultare scattante, solido, pieno di risorse e in grado di mantenere le temperature a bada anche con un utilizzo massiccio di hotspot o durante le sessioni di carica rapida.

Per quando riguarda il software invece, troviamo Android 14, con OxygenOS 14 che garantisce la classica e ampia personalizzazione dei dispositivi Android. Si abbandona dunque l’idea di Oneplus visto come smartphone “di servizio”, dedito alle funzionalità e alla potenza ma totalmente scevro di personalizzazione. Col 12R vi è un cambio di marcia e l’implementazione di OxygenOS 14 ne è sicuramente la prova, dato che permette una personalizzazione completa dell’interfaccia, che già di per sé risulta intuitiva e facilmente navigabile.

Facciamo una foto?

Veniamo adesso a uno dei punti che per molti, rappresenta un po’ l’ago della bilancia per l’acquisto di uno smartphone: il comparto fotografico.

Oneplus 12R si regge su un trittico di fotocamere. La principale è una fotocamera da 50 megapixel ƒ/1.8 stabilizzata otticamente, in grado di garantire immagini decisamente buone, più che soddisfacenti, nitide e chiare anche in situazioni di scarsa luminosità che, grazie alla stabilizzazione, non hanno nulla da invidiare a smartphone con fotocamere migliori, almeno sulla carta.

Con le foto come andiamo?

A farsi sentire in senso negativo, sono le altre due fotocamere poste sul retro: la prima è una grandangolare da 8 megapixel ƒ/2.2, mentre quella per le macro è di soli 2 megapixel. Una scelta che non può che far storcere il naso, andando un po’ a minare quanto di buono fatto su tutti gli altri fronti, ma da qualche parte la coperta doveva venir tirata. A deludere è soprattutto la grandangolare, che anche in situazioni di luminosità favorevole, non riesce a rendere chissà quanto bene, facendo subito saltare all’occhio una risoluzione non eccezionale.

Per quanto riguarda i video poi, siamo su una generale sufficienza: utilizzando l’obiettivo principale, si riescono a ottenere video decenti in 4K a 60 FPS, anche se basta poco per notare come non sempre la stabilizzazione sia meritevole, finendo per creare video scattanti soprattutto se si filma in movimento; se si è intenzionati a realizzare video con la fotocamera grandangolare, il 12R è sicuramente la scelta sbagliata, dato che dovrete trovare un compromesso scendendo a una risoluzione FullHD a 30 FPS, ritrovandovi poi comunque un risultato mediocre tra le mani.

A chiudere il cerchio (non in senso letterale) vi è la fotocamera frontale, che coi suoi 16 megapixel si rivela una discreta selfie camera, senza infamia né gloria. Fa il suo lavoro, nulla più nulla meno.

Ma quanto dura?

Un aspetto su cui Oneplus ha fatto un lavoro stupendo, è quello dell’autonomia. Capacità di carica a 5500 Mah, ricarica rapida a 100 watt e, nonostante manchi la ricarica wireless, le brevi tempistiche di ricarica non ne fanno percepire la mancanza.

E anche una volta ricaricato e utilizzato a pieno regime, non vi sarà alcun tipo di problema dato che raggiungerà tranquillamente un giorno pieno di utilizzo, con ancora un po’ di carica per qualche ora di utilizzo il giorno successivo. Se riuscite a sottoporlo a un utilizzo meno intensivo del nostro in fase di recensione, che ha comportato una spinta decisamente impegnativa tra video, foto, app di messaggistica, social network e gaming, i risultati non potranno che migliorare.

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Conclusioni

Oneplus 12R è il top di gamma per chi non vuole spendere troppo. Uno smartphone che restituisce quella sensazione di qualità, risultando gradevole al tocco, forse leggermente ingombrante da tenere in mano viste le dimensioni ma che, rispetto al 12 base, perde qualche centimetro in spessore, per un risultato più ergonomico. La mancanza di ricarica wireless, di e-Sim e un comparto fotografico altalenante, sono i veri contro di Oneplus 12R che recupera però alla grande lato software, hardware e batteria. Un buon bilanciamento dunque, tra ciò che è riuscito alla grande e ciò che è migliorabile, che unitamente al prezzo di lancio di 699,99 euro, permette a Oneplus di poter annoverare tra le sue fila uno dei primi “top di gamma budget-phone” sulla piazza.

Questo testo include collegamenti di affiliazione: in qualità di Affiliati riceviamo un guadagno sugli acquisti effettuati tramite tali link. Vi invitiamo a verificare i prezzi eventualmente indicati nel testo, in quanto potrebbero subire variazioni dopo la messa online.

This post was published on 30 Marzo 2024 21:00

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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