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Aragami: Shadow Edition – Recensione (PS4)

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Recensione Aragami: Shadow Edition

Nel 2016 fu pubblicata su Playstation 4, Xbox One e PC un’avventura stealth che nacque come progetto universitario di alcuni studenti spagnoli. Quel progetto si intitolava Path of Shadow, poi sotto la guida del piccolo studio di sviluppo Lince Works divenne Aragami. A distanza di quasi due anni, Aragami torna con un’edizione che va ad espandere l’universo di gioco. La Shadow Edition, infatti, presenta tra i suoi contenuti il gioco base e l’espansione Nightfall, con la quale potremo vestire i panni di due nuovi personaggi.

Andiamo a scoprire di più su Aragami: Shadow Edition.

Aragami: lo spirito vendicativo delle ombre

Nel titolo Lince Works, avremo il controllo di un Aragami, uno spirito vendicativo evocato tramite un antico rituale. Dopo pochi secondi dall’inizio del gioco, ci verrà spiegato chi siamo e perché siamo lì. Il nostro amico incappucciato è stato evocato da Yamiko, una ragazza dalla chioma albina che ha eseguito il rituale di cui sopra per ottenere i servigi dell’Aragami in questione.

Il suo villaggio è stato distrutto, la sua gente massacrata e lei stessa ora non è davvero lì davanti a noi, ma è chiusa da qualche parte mentre comunica con noi utilizzando i poteri che il rituale conferisce a chi lo esegue. La ragazza ci informa che il massacro del suo popolo è stato compiuto dall’Esercito della Luce, un gruppo di uomini appartenente al clan Kaiho. Il motivo per cui ora noi siamo lì è chiaro: dobbiamo vendicare il misfatto e liberare la fanciulla.

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Agiamo nell’ombra per servire… l’ombra.

Per farlo, dovremo andare in giro per gli scenari a raccogliere sei talismani, oggetti legati ai ricordi di Yamiko, che sono stati rubati dall’Esercito della Luce. La storia non è tutta qui, ma qui ci fermiamo per non rovinare l’effetto sorpresa. Va detto fin da subito, comunque, che non ci troviamo di fronte a una trama da spellarsi le mani, ma risulta più essere un pretesto per le azioni che andremo a compiere.

Stealth nudo e crudo

Aragami è un videogioco stealth dalle meccaniche classiche e intuitive. Non esiste un tasto per sferrare una attacco leggero e uno per l’attacco pesante, perché di attaccare non se ne parla proprio. L’unico modo per avanzare è rimanere nascosti, uccidere furtivamente i nemici ignari con la pressione del tasto quadrato (abbiamo provato la versione per PS4) o aggirarli muovendoci verso l’obiettivo principale.

In Aragami, dunque, non si combatte. I nemici sono armati di spade di luce che uccidono il protagonista con un solo fendente. Farsi scoprire conduce a tre strade percorribili:

  1. Fuga per far perdere le proprie tracce
  2. Completare l’attacco furtivo prima che il nemico allertato faccia la prima mossa
  3. Morire

Nel caso numero due, infatti, avremo a disposizione pochi secondi in cui il tempo rallenterà, durante i quali potremo uccidere il nemico prima che sia lui a porre fine alle ostilità. Questo spirito vendicativo, allora, che cosa fa di così letale se non può neanche combattere? Manipolare a proprio piacimento le ombre. L’Aragami è in grado di balzare da un’ombra all’altra istantaneamente, per raggiungere zone presidiate o per aggirare i nemici. E se le zone d’ombra non ci sono? Si possono creare. Con la pressione di L2 ci viene data la possibilità di formare una circoscritta zona d’ombra su cui balzare per non essere visti.

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Potete decidere se aggirare i nemici o sfoltire un po’. Ricordatevi che non è un action, potrete attaccare solo furtivamente.

I poteri a disposizione di Aragami non sono infiniti. Le rune presenti come decorazione sul suo mantello fanno da “barra della magia”. Questa può essere ricaricata stando fermi all’ombra, ma si consuma se si rimane per troppo tempo in balia della luce. All’inizio i nostri poteri saranno pochissimi, ma collezionando pergamene questi aumenteranno le possibilità di approccio. Le pergamene, in pratica, fungono da punti abilità che possono essere spesi nel menu apposito.

Aragami può anche richiamare un corvo che ci indicherà la posizione dell’obiettivo corrente e, sbloccando l’abilità corrispondente, inseguirà un bersaglio per tenerci aggiornati sui suoi movimenti. È possibile anche distrarre le guardie suonando una campanella. L’approccio stealth è l’unico percorribile, quindi, ogni mossa va ben ponderata. Fa da contraltare un’intelligenza nemica non sempre all’altezza. A livello normale, i nemici non sempre sembrano reattivi e, capiti i loro pattern di movimento, possono essere uccellati abbastanza agevolmente.

Ultima nota sul gameplay riguarda la sua ripetitività di fondo. I livelli che compongono l’avventura sono pressoché uguali. Particolari deviazioni dal nostro obiettivo primario non sono quasi mai contemplate. In linea di massima, Aragami è un titolo piacevole da giocare che non tocca mai, però, picchi eccezionali.

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Evitate le luci, i nemici vi vedranno e le vostre abilità dell’ombra si prosciugheranno

Un gran bel vedere

Sul piano grafico, Aragami è un piccolo gioiello. Nonostante i toni cupi dell’avventura, la grafica in cel-shading è gradevolissima da vedere. Sembra tutto disegnato a mano con i pastelli, una tecnica che ci è piaciuta fin dalle prime battute e non ci ha mai stancato, perché rende piacevole il nostro girovagare anche dopo alcune ore di gioco. Tra l’altro, tra decine e decine di giochi indie con grafica pixellosa e grafica alla ricerca del fotorealismo, un po’ d’aria fresca ci voleva.

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La direzione artistica del gioco è di altissimo livello.

Il sonoro, invece, non è eclatante. Le musiche sottolineano bene la situazione, ma sono poco varie e nessuna traccia rimane impressa nella mente; il doppiaggio è ridotto all’osso visto che Aragami non parla moltissimo e Yamiko ha una voce eterea che, se non fosse per i sottotitoli, non ci farebbe capire molto di ciò che dice.

La longevità del titolo si attesta intorno alle 7 ore. A queste vanno aggiunte quelle che impiegherete per finire l’espansione Nightfall.

 

Nightfall: in compagnia si uccide meglio

La Shadow Edition di Aragami è composta da gioco base ed espansione. Nightfall è un prequel, perché ci informa su ciò che è accaduto prima dell’evocazione dell’Aragami dell’avventura principale.

I protagonisti della vicenda sono due: Hyo e Shinobu, due assassini che si scontreranno con l’enigmatica figura dell’Alchimista, mentre sono sulle tracce dell’Esercito della Luce. Nightfall si compone di quattro livelli inediti e permette ai giocatori di usufruire di tre nuove tecniche dell’ombra. Una di queste è Anima Gemella, che consente, quando si gioca in singolo, di uccidere due nemici contemporaneamente con l’aiuto dell’altro personaggio guidato dall’IA.

La particolarità più interessante di Nightfall è il suo comparto multiplayer online cross-platform. L’espansione può essere giocata sia in singolo sia in cooperativa.

Giudizio finale

Aragami è un buonissimo gioco per chi ama l’azione stealth non contaminata da altri generi. Manipolare le ombre per sferrare attacchi a sorpresa è divertente, ma un’intelligenza artificiale nemica non sempre all’altezza e la ripetitività di fondo minano un po’ l’esperienza. Aragami rimane comunque un titolo piacevole da giocare, grazie soprattutto a una direzione artistica di alto livello. La Shadow Edition, inoltre, presenta anche l’espansione Nightfall tra i propri contenuti. Una buona offerta complessiva al prezzo a cui viene venduto tutto il pacchetto.

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