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Payday 2 Crimewave Edition – Recensione

Payday 2 Crimewave Edition è il remake in HD di Payday 2, titolo uscito nel 2013 e che ha subito riscosso un discreto successo. L’originalità dell’idea, visto che il gioco era considerato un simulatore di rapine di banca (non è solo questo, ovviamente), e un ottimo multiplayer l’avevano reso uno dei titoli più chiacchierati degli ultimi anni. Una delle sue pecche, nella versione originale, era la grafica. La speranza era che, con le versioni next-gen anche questa sarebbe stata colmata. Andiamo ad analizzare, punto per punto, il lavoro svolto dagli sviluppatori.

1080p di proiettili

Trattandosi di un reboot in HD, Payday 2 Crimewave Edition è stato realizzato portando la risoluzione grafica al massimo livello possibile, ovvero i 1080p, anche se il framerate è bloccato a 30 fps. Data la frenesia del gameplay crediamo sia stata una scelta obbligata. Dal punto della pixellatura e dei dettagli nulla da dire, il lavoro è egregio, anche se non si notano grossissimi salti in avanti rispetto alle versioni old-gen. Per come è impostato il gioco, comunque, alla fine la parte grafica risulta essere quella meno importante. Di buon livello il sistema di shooter, anche se non raggiunge certo i fasti dei titoli tripla A tipo Call of Duty.

Dal punto di vista tecnico Payday 2 Crimewave Edition è un’eccellenza che però a volte subisce dei crolli improvvisi e ingiustificati. Uno dei suoi punti di forza è per esempio l’alto tasso di adrenalina che coglie il giocatore durante ognuna delle missioni. Missioni che, è bene specificare, non si limitano alla rapina in banca ma riguardano anche il trasporto di cocaina, la caccia all’uomo e altre tipologie ancora. Mentre si gioca, specialmente in multiplayer e dunque con il supporto di altri utenti umani in co-op (tralasciamo in questa sede i bot del single player) il gioco è magnetico: ti lascia incollato allo schermo e ti porta a un livello di energia e attenzione tale che nulla potrebbe distrarti almeno fino alla fine della missione. La pecca però è dovuta a improvvisi tempi morti durante le partite. Capita per esempio di dover utilizzare dei trapani per sfondare una porta blindata, ma questi impiegano tantissimo tempo a compiere il loro lavoro. E soprattutto si inceppano in continuazione, non permettendo così al giocatore di esplorare l’area perché il trapano va continuamente riattivato. Nell’attesa che il trapano finisca il suo lavoro (o nell’attesa che il computer elabori i dati, che arrivino i rinforzi e così via) avvengono assalti da parte della polizia. Una volta sterminati tutti gli sbirri però ci sono interminabili minuti, a volte anche 2 o 3, in cui non accade assolutamente nulla. E qui il livello di adrenalina inevitabilmente crolla.

Rimanendo ancora sul comparto tecnico, un ottima valutazione va al sonoro con una musica incalzante, che abilmente sale o scende di volume a seconda dei momenti più o meno concitati.

Crime.net, il social network della mala

Payday 2 Crimewave Edition non ha una vera e propria trama, ma ci mette nei panni di un delinquente che deve portare a termine una serie di missioni. Dalla schermata principale, o in alternativa dal computer del rifugio segreto, è possibile visitare il “Linkedin dei criminali”, un social network chiamato Crime.net, che consente di accedere ai vari colpi che gli altri capibanda mettono a disposizione. Nel caso non ce ne fossero, o non ci interessassero quelli disponibili, potremmo decidere noi di proporre un colpo. Si può scegliere tra la modalità online e offline. Quella offline ci vede al comando di un gruppo di 3 persone in totale, delle quali due manovrate dall’intelligenza artificiale, ma dove praticamente dobbiamo fare tutto noi. I nostri “colleghi” infatti servono solo per coprirci le spalle durante le sparatorie, ma non parteciperanno alle azioni più complesse del semplice premere il grilletto. Molto più divertente è la versione online, anche perché le missioni sono più complesse. Ogni missione può avere la durata di uno o più giorni e può prevedere qualche compito semplice (per esempio ripulire le casse di un night club) o più complesso come scoprire dove si trova una talpa e poi darle la caccia.

Uno dei punti deboli che erano già stati notati dalla community, e che purtroppo persistono anche in questo remake di Payday 2 Crimewave Edition, è che non ci sono tante varianti grafiche. I nemici infatti sono tutti uguali, variano soltanto tra poliziotti normali, swat e swat con scudo; anche le ambientazioni sono più o meno sempre le stesse. Nella versione per next-gen gli sviluppatori speravano di migliorare la varietà aggiungendo tutti i DLC usciti fino a questo momento. Si tratta di una grandissima quantità di materiale, parliamo di 8 DLC, 4 personaggi giocabili e la modalità Infamia, alle quali poi si aggiungono altri 3 alberi delle abilità e la possibilità di studiare anticipatamente i colpi, per un totale di circa 50 aggiornamenti. Si tratta di aggiunte molto positive ma che però non cambiano la sostanza, ovvero che alla fine le missioni saranno sempre quelle 10-15 che si ripetono, seppur con la possibilità di essere affrontate con approcci diversi.

L’utente, è bene sottolinearlo, non si annoierà di certo. La curiosità di sbloccare nuove abilità, quella di trovare nuove armi e anche la possibilità di costruire nuove maschere spingerà gli utenti a giocare per tante ore, a prescindere dal fatto di dover ripetere le missioni. Forse, se proprio dovessimo trovare una mancanza, un minimo di filo logico, una trama di sottofondo, riteniamo avrebbe aiutato.

Conclusioni

Realizzare un remake di un videogioco uscito pochi anni prima sulle vecchie console è sempre un rischio perché i vecchi utenti che l’hanno provato potrebbero non essere spinti a comprare anche questa versione rimasterizzata. A nostro avviso crediamo che Payday 2 Crimewave Edition sia consigliabile soltanto a chi non ha giocato a Payday su PlayStation 3 o Xbox 360, o a chi lo ha comprato, ma non ha scaricato tutti i DLC. Payday 2 Crimewave Edition è certamente un gioco divertente, a tratti entusiasmante, e di pregevole fattura, ma è rivolto più ad un pubblico nuovo che ai vecchi fans dato che le differenze tra le due versioni sono davvero poche, e non c’è nemmeno la possibilità di trasportare i vecchi salvataggi nel nuovo gioco.

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