Come tutti sappiamo, Rainbow Six Siege è uno degli shooter in prima persona online più giocati degli ultimi tempi. Proprio a causa della costante crescita di popolarità tra i gamer di mezzo mondo, dovuta anche al suo ingresso nel panorama degli eSports, si è registrato un aumento della tossicità della community. Sempre più spesso è stato possibile, infatti, notare messaggi di odio o a sfondo razzista nelle chat testuali e / o vocali, a cui Ubisoft ha prontamente posto rimedio. Tuttavia, il publisher francese non si è limitato a questo: con la patch Y3S3.1, rilasciata proprio nella giornata di oggi, il teamkilling, ovvero l’uccisione di un proprio compagno di squadra, sarà punita in maniera molto più severa di prima, ovvero con il ban dell’utente in questione.
Avere una community tossica è un problema che non va assolutamente preso sottogamba. Un giocatore particolarmente aggressivo, tanto da arrivare ad offendere i propri avversari ed i propri compagni di squadra, costituirà un danno sempre più rilevante per i “nuovi arrivati” che, con buona probabilità, potrebbero anche essere spinti ad abbandonare il gioco, creando un danno economico per il publisher. Proprio per questa ragione, ogni editore e team di sviluppo cerca di risolvere, o quantomeno di arginare il problema con i mezzi a propria disposizione. In Rainbow Six Siege è inoltre presente la possibilità, per aumentare il realismo del gioco, di poter uccidere un proprio compagno di squadra, ovviamente per errore.
Ovviamente questa possibilità è stata sfruttata dai vari troll nella maniera peggiore possibile, finendo col rovinare interi match, spesso anche classificati. Ebbene, proprio oggi Ubisoft ha deciso di porre rimedio a questo brutto andazzo. In precedenza, chi uccideva per due volte di fila un proprio compagno di squadra veniva istantaneamente espulso dal match, riportandolo al menu principale del gioco con un ban di 30 minuti. Questo periodo di ban, però, era lo stesso che veniva attribuito a qualsiasi giocatore che desiderasse abbandonare un match classificato di propria spontanea volontà. Il publisher francese ha deciso di “aggiustare il tiro“, punendo colui che commetta teamkilling con un ban di 30 minuti che, però, andrà ad escluderlo da qualsiasi opzione del matchmaking; il giocatore, a conti fatti, non potrà entrare né in un match classificato, né in un match casuale, né in una partita della modalità Terrorist Hunt.
Ubisoft non si è però fermata qui. Qualora il giocatore in questione dovesse, successivamente al ban di 30 minuti, commettere altre scorrettezze di qualsiasi sorta, sarebbe nuovamente bandito, ma per dei periodi di tempo sempre maggiori. Da mezzora ad un’ora, da un’ora a due ore, da due ore ad 24 ore, fino ad arrivare di un ban di un’intera settimana. L’unico modo per evitare queste punizioni sempre più gravi sarà quello di rigare dritto, ed attendere che il timer settato da Ubisoft si esaurisca.
La patch in questione ha inoltre apportato i seguenti fix.
Gameplay
Risolto – [PC] [PS4] [XB1] Un numero di problemi di crash anomalo su tutte le piattaforme.
Maverick
Risolto: i bossoli venivano espulsi in avanti quando si sparava con l’arma AR-15.50.
Clash
Risolto – Lo scudo di Clash poteva essere utilizzato anche da accovacciato.
Risolto: lo scudo CCE di Clash può agganciarsi al braccio ed agganciarsi alla pistola.
Smoke
Risolto – Se gli attaccanti lasciano il defuser, Smoke poteva spostarlo lanciandogli il suo gadget contro.
Base di Hereford
Risolto – I giocatori erano in grado di lanciare i gadget all’esterno, durante la fase di preparazione, tramite il pavimento del bagno del secondo piano.
Esperienza utente
Risolto – Incoerenza tra l’icona della miniatura e l’anteprima del Buck’s Grim Sky BDU.
Restate sintonizzati per ulteriori news in merito.
This post was published on 20 Settembre 2018 12:00
Vuoi recuperare le avventure nell'universo di Elden Ring? DLC, spin-off ed espansioni del gioco sono…
Il momento perfetto per acquistare un iPad nuovo di zecca è finalmente arrivato: uno sconto…
Zootropolis 2 è uno dei sequel Disney più attesi e sta arrivando al cinema. Ma…
Una giovane donna di nome Evelyn Deane è misteriosamente scomparsa: in The Seance of Blake…
La doppiatrice di Aerith di Final Fantasy VII, non ha preso molto bene il fatto…
Quale sarà il futuro dell'assistente Siri di Apple? Questa decisione quali ripercussioni avrà sul suo…