Con un finanziamento pubblico vicino ai 70 milioni di euro, arriva un nuovo bonus dentista. Una misura apripista?
In Italia moltissime persone rinunciano alle cure odontoiatriche. Lo dicono i dati. L’ultimo rapporto Italia 2025 di Eurispes ha rivelato che quasi il 60% degli italiani non può permettersi il dentista. Per questo non ci va. O, in casi gravissimi, sceglie una soluzione con rateizzazione della spesa.
Il 28% ha di fatto rinunciato nell’ultimo anno a ogni tipo di cure odontoiatriche. Rispetto alle altre voci di spesa sanitaria, quella odontoiatrica è quella in cui più si manifesta il disagio economico degli italiani.
Nel Sud e nelle Isole più del 38% della popolazione evita visite e interventi dal dentista. Al Nord la percentuale è di circa il 24%. E, secondo i dati, solo poco più del 5% degli italiani si sottopone a controlli odontoiatrici più volte all’anno. Più volte si è parlato dell’introduzione di un bonus dentista.
Per ora è solo possibile sfruttare, con molte difficoltà burocratiche, alcune agevolazioni (tipo esenzioni parziali o totali, sconti o detrazioni) tramite l’SSN e il programma del dentista sociale. Ne possono beneficiare i bambini fino ai 6 anni e le persone con ISEE basso o i malati cronici. Oppure le persone soggette a condizioni di vulnerabilità.
Intanto la Spagna ha introdotto un bonus dentista per gli over 65. Un beneficio che offre prestazioni odontoiatriche di base gratuite tutti gli anziani ultra sessantacinquenni. L’accesso al bonus sarà progressivo. E si partirà dagli anziani ospiti in case di riposo.
Ma, in pratica, tutti gli over 65 potranno accedere gratuitamente a una visita l’anno dal dentista. Va aggiunto che in Spagna la situazione è già più buona rispetto a quella italiana. Lì, le cure odontoiatriche sono già gratis per gli under 14, le donne incinte, le persone con tumori alla testa o al collo e i disabili con invalidità pari o superiore al 33%.
L’obiettivo del Governo spagnolo, che ha investito circa 68 milioni per potenziare il bonus, è quello di rendere le cure dentistiche più accessibili e inclusive, in linea con gli obiettivi europei di coesione sociale.
In Italia, invece, le esenzioni si ottengono solo con prescrizione medica su ricetta SSN e rivolgendosi a un dentista sociale convenzionato. La salute orale in Italia è ancora percepita come un lusso e non come un diritto. Manca una copertura pubblica efficace. Inoltre i dentisti propongono costi molto elevati. Non stupisce, quindi, che milioni di persone a rimandino o rinuncio del tutto al dentista. Magari con gravi o gravissime conseguenze sulla salute.
This post was published on 3 Agosto 2025 6:53
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