Guadagnare soldi veri con YouTube, e non solo attivando il programma partner, con sponsorizzazioni, partnership e marketing: si fa così.
Il programma partner di YouTube, il cosiddetto YPP, è aperto a quei content creator con almeno 1.000 iscritti e 4.000 ore di visualizzazione nell’ultimo anno. Oppure ci vogliono 10 milioni di visualizzazioni su Shorts in 90 giorni. Un lavoraccio che ripaga solo in presenza di numeri importanti e di tanto impegno.
L’altro modo per mettersi qualcosa in tasca è con le sponsorizzazioni e il brand partnership. In pratica stringendo collaborazioni dirette con delle aziende disposte a pagare per promuovere prodotti o servizi nei video del tubo.
Questa via è spesso più redditizia degli annunci per gli inserzionisti, soprattutto quando ci si rivolge a un pubblico di nicchia. Quindi le occasioni non mancano. Si può guadagnare anche con il marketing di affiliazione, mettendosi in tasca qualcosina sotto forma di commissione promuovendo prodotti tramite link affiliati di Amazon, Booking, o altre aziende.
In tutti questi casi serve comunque offrire un valore reale al proprio pubblico e avere creare una strategia personalizzata, con un controllo sensibile delle performance. La buona notizia è che YouTube ha da poco introdotto alcune nuove funzionalità proprio per aiutare i creator a migliorare la gestione e la performance dei loro contenuti.
Arrivano per esempio le metriche separate per contenuti organici e a pagamento, l’assistenza AI per il montaggio video e vari strumenti di supporto automatizzati.
YouTube adesso distingue chiaramente tra visualizzazioni organiche e visualizzazioni da promozioni a pagamento. E i creator possono analizzare separatamente like, commenti, condivisioni, tempo di visione e tanti altri dati per capire l’impatto reali delle campagne promozionali.
Una soluzione che aiuta a prendere decisioni strategiche basate sui dati, scegliendo se puntare sulla crescita organica o investire in YouTube Promote. Tra le nuove funzioni c’è poi “Edit with AI“, che permette di sperimentare un montaggio iniziale automatico dei video grezzi.
La soluzione riduce principalmente il tempo normalmente impiegato per l’editing. E ciò implica che l’utente può pubblicare più video in meno tempo e magari più contenuti, ottenendo così più opportunità di guadagno dagli annunci, gli abbonamenti, le collaborazioni e superchat.
L’AI seleziona in autonomia i momenti migliori e li combina con musica ed effetti, creando così una bozza narrativa. Grazie all’AI si possono poi aggiungere voiceover in varie lingue. Con il nuovo assistente AI Ask Studio, YouTube offre a ogni creator la possibilità di affidarsi a un chatbot professionale con ottimizzare titoli, descrizioni, tag e contenuti, aumentando la visibilità e le entrate.
This post was published on 8 Novembre 2025 6:55
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