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Questo gioco horror si ispira a uno dei più assurdi esperimenti della casa dietro Final Fantasy in epoca Playstation 1 e sembra una bomba!

Per tutti quelli che al tempo di PlayStation 1, hanno amato Parasite Eve, sta per arrivare un titolo che trae diretta ispirazione dal gioco di Square: ecco cos’è Parasite Mutant.

Quando si fanno nomi importanti dell’industria videoludica giapponese, come per esempio Tetsuya Nomura o Hironobu Sakaguchi, sono diversi i titoli che sovvengono immediatamente alla mente come la saga di Final Fantasy e Kingdom Hearts. Studiando un po’ meglio però la storia di questi autori, si possono trovare alcuni titoli, alcune saghe, che seppur rimaste un po’ indietro nell’immaginario comune, hanno comunque segnato in maniera importante il progresso videoludico di determinati generi.

Questo gioco horror si ispira a uno dei più assurdi esperimenti della casa dietro Final Fantasy in epoca Playstation 1 e sembra una bomba! (player.it)

Parasite Eve è uno di quei titoli. Uscito per la prima volta per la prima PlayStation nel lontano 1998, sviluppato dall’allora Squaresoft, il gioco si presenta come un action RPG survival horror, che segue le vicende della poliziotta Aya Brea, che si ritroverà a essere l’unica in grado di fermare un essere noto come Eve, dalla devastazione di New York (per farla brevissima). All’epoca, a catturare i giocatori, fu il peculiare combat system che mescolava elementi a turni e strategici con elementi puramente action. Adesso, pare essere giunta l’ora di un suo sequel spirituale.

Cosa c’è da sapere sul nuovo Parasite Mutant?

Dallo studio di sviluppo cinese IceSitruuna, divenuto celebre per il metroidvania Frontier Hunter: Erza’s Wheel of Fortune e per il recente roguelite Tower Hunter: Erza’s Trial, sta per arrivare un titolo che riprenderà delle meccaniche di gameplay tipiche dei titoli di fine anni ’90/inizio anni 2000, ispirandosi esteticamente a quella perla che è stata Parasite Eve. Ecco cosa sappiamo di Parasite Mutant.

Parasite Mutant si presenta come un titolo sci-fi horror, dalle meccaniche RPG e survival. Per quello che si sa al momento, il gameplay sarà composto alternativamente da combattimenti ed enigmi da risolvere, per portare a termine una trama che appare intricata e che riprende diversi elementi da Parasite Eve, come la protagonista donna, Nova, e la presenza di mostruosi mutanti.

Il combat system, pare un aspetto che attirerà parecchio l’attenzione dei giocatori: Parasite Mutant infatti, utilizza un sistema definito ATC (Active Time Chains) che sarebbe una combinazione di ATB (Active Time Battle, sistema peculiare di gestione a turni, introdotto per la prima volta in Final Fantasy IV da Hiroyuki Itō) e un sistema di concatenazione dell’azione a tre segmenti. Durante i tre segmenti temporali, i giocatori dovranno capire come utilizzare la loro energia, combinando tattica e tempismo d’esecuzione, per riuscire a fare più danno possibile o uscire indenni dagli scontri.

Ciò che sappiamo poi è che vi sarà un sistema di progressione degli equipaggiamenti, che potranno essere combinati o migliorati tramite i Plus Points; già dal lancio, dovrebbe essere disponibile una modalità New Game+ in cui vengono conservati i Plus Point della run precedente; vi sarà un sistema di outfit da poter cambiare; a livello artistico, pare di guardare un anime in tecnica mista ed è stato inoltre confermata l’introduzione di un filtro, che modificherà la grafica facendola apparire più simile a quella degli RPG degli anni ’90/2000, per tutti i nostalgici di quelle esperienza.

Parasite Mutant arriverà nel corso del 2026 per PlayStation 5 e PC.

This post was published on 30 Settembre 2025 18:30

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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