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Clair Obscur: Expedition 33, solo in pochissimi hanno trovato questi due easter eggs

Se avete giocato Clair Obscur: Expedition 33 troppo di corsa, potreste esservi persi due esilaranti e surreali easter egg (e uno riguarda Renoir)!

Quando si pensa a un gioco che sappia strappare una risata, forse difficilmente si finisce col pensare a Clair Obscur: Expedition 33. L’opera prima di Sandfall Interactive infatti, viene considerato uno dei titoli più strazianti degli ultimi tempi, sia per tematiche che per resa scenica delle varie situazioni, a cui ha contribuito la bravura di attori e doppiatori. Eppure, incredibilmente, sono diverse le sezioni di gioco che riescono a far ridere di gusto, in un modo del tutto insolito.

Clair Obscur: Expedition 33, solo in pochissimi hanno trovato questi due easter eggs (player.it)

Per chi ha giocato il titolo, la mente andrà immediatamente al villaggio dei Gestral, questi buffi e battaglieri esseri che offriranno diverse ore di svago, tra break dance e tornei di lotta libera. Ciò che si potrebbe però ignorare, è quanto Expedition 33 sia infarcito di esilaranti easter egg, situazioni al limite del surreale che, in maniere totalmente inattese, spezzano il ritmo con delle trovate davvero geniali. E in questo articolo, vogliamo proprio parlarvi di due di queste situazioni… eccentriche.

L’ARTICOLO CONTERRÀ SPOILER SULLE FASI INIZIALI E FINALI DEL GIOCO, COMPRESI NOMI DI PERSONAGGI E SITUAZIONI.

Come si sfugge al Gommage?

Il primo easter egg di cui vogliamo parlarvi, è presente nelle primissime ore di gioco, durante il prologo. In questa fase infatti, il giocatore potrà alternare il controllo tra Gustave e Sophie, facendo un giro per le vie di Lumiere, tra bancarelle di fiori, pittori innamorati e scultori incerti. In questa fase, è possibile interagire con vari NPC e con alcuni elementi a schermo, tra cui… i bidoni dell’immondizia.

Se il giocatore si avvicinerà ai bidoni dell’immondizia, molto spesso, potrà interagirvi, seppur con poca fortuna. La maggior parte delle volte infatti, non si tratterà altro che di semplici bidoni dell’immondizia e il gioco non mancherà di sottolinearlo. Eppure, a un certo punto, all’ennesimo bidone, si potrà notare come il messaggio che apparirà sarà leggermente diverso. Se si persevera e vi si interagisce varie volte, verrà fuori la verità: all’interno del bidone c’è un uomo.

Come si sfugge al Gommage? (player.it)

Con non poca insistenza, il giocatore sarà in grado di far parlare l’uomo nel bidone, che rivelerà le sue vere intenzioni: sfuggire al Gommage. La piaga che affligge tutti gli abitanti di Lumiere, il fulcro del titolo, una forza misteriosa e ineffabile che spazza via la vita, senza alcun tipo di pietà, a cui nessuno è mai riuscito a sfuggire… affrontata, nascondendosi in un bidone dell’immondizia.

Si tratta di fatto, dell’ennesimo modo con cui gli autori del titolo, hanno voluto dipingere la varie sfaccettature di umanità che affliggono i vari abitanti di quell’impressione parigina: dietro alla risata di ogni giocatore che si sia imbattuto nell’uomo nel bidone, si cela il patema d’animo di una persona che rinuncia a vivere la sua vita all’esterno, nel tentativo di sfuggire all’inevitabile, in un modo decisamente buffo e grossolano. Dite la verità: non vi sentite un po’ in colpa a ridere, adesso?

Superare la prova costume

Il secondo easter egg invece, riguarda un altro dettaglio che, a volte involontariamente, ha generato molta più ilarità del previsto: la personalizzazione estetica dei personaggi. Un aspetto molto interessante di Clair Obscur: Expedition 33, è proprio quello di poter regalare a ogni membro del party, uno stile unico. Si tratta di semplici ritocchi estetici, che non alterano le statistiche ma che hanno permesso al team di Sandfall, di inserire varie chicche niente male.

Come dimenticare la citazione a Clive Rosfield di Final Fantasy XVI, gli abiti da mimo francese con tanto di baguette sulla schiena, la possibilità di… rasare a zero ogni singolo membro del party e tantissime altre cose. Se c’è però un outfit che ha fatto tanto discutere, è quello dei costumi da bagno. A far agitare i giocatori, non è stata la presenza in sé dei costumi per tutti i membri del party (alcuni più coprenti di altri), quanto più le modalità per ottenerli.

Superare la prova costume (player.it)

Molto spesso infatti, l’unlock di tali outfit era legato ad alcune sfide folli, prive di una vera e propria logica e che parevano più delle imprecise prese in giro. Non a caso, queste sfide erano gestite da quei folli dei Gestral sulle loro spiagge. Perseverando però, sarà possibile ottenere i costumi per tutti gli avventurieri ed è proprio a questo punto che arriva l’easter egg.

Se infatti indosserete i costumi con OGNI membro della squadra, durante lo scontro finale con Renoir, anche quest’ultimo indosserà il costume da bagno. Per chi ha già finito il gioco, proponiamo questo esperimento: ripensate al pathos delle battute finali, alle scelte morali, ai sentimenti di un padre distrutto e di una famiglia ormai lacerata, mentre vi preparate allo scontro che deciderà le sorti di ogni personaggio che avete amato. Ecco, adesso pensate che il vostro nemico sarà per tutto il tempo in costume da bagno. È calata la tensione, vero?

This post was published on 12 Agosto 2025 21:00

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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