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The Amazing Spider Man – Video Recensione

Recensione e Video di Valerio de Vittorio

Il nuovo titolo dedicato all’Uomo Ragno sviluppato ancora da Beenox, è legato al reboot in arrivo nelle sale italiane il quattro luglio. La sfida per gli sviluppatori è doppia: non solo si sono ritrovati col compito di dover creare un tie-in, ma hanno anche scelto di abbandonare la struttura lineare dei due discreti action usciti negli anni scorsi, per tornare alla formula free-roaming apprezzata negli Spider-man precedenti.

Dopo i titoli di coda
La trama raccontata di The Amazing Spider-man si rifà all’omonimo film, ma non riprende i medesimi avvenimenti, proponendosi come una sorta di seguito diretto. Evitando spoiler, sappiate che ritroverete gli stessi personaggi, come Gwen Stacy (il primo vero amore di Peter Parker) e il dottor Connor, mentre introduce come nemesi dell’Uomo Ragno Alistair Smythe. Egli tenterà in tutti i modi di fermare un’epidemia che trasforma i cittadini di Manhattan in ibridi uomo animale, con macchine capaci di riconoscere gli infetti e terminarli. La situazione gli sfugge di mano, e così sarà Spider-man (e voi con lui) a dover risolvere la situazione, cercando al tempo stesso di salvare Gwen che è entrata a contatto con il virus, creare un vaccino, eliminare gli ibridi più pericolosi, distruggere i robot che stanno devastando la città, finendo col catturare Smythe, ormai uscito di senno. Insomma, una giornata qualunque per il nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere. Partire dal materiale cinematografico sia a livello di design che di sceneggiatura, avrebbe teoricamente dovuto giovare alla produzione, ma abbiamo trovato la trama molto meno stimolante rispetto agli altri due lavori di Beenox.


Penzolare tra i grattacieli di New York
The Amazin Spider-man segna il ritorno alla formula aperta permettendo al giocatore di dondolare tra i grattacieli di Manhattan senza restrizione alcuna. Basterà infatti tenere premuto il trigger destro per vedere l’eroe saltare ragnatela dopo ragnatela e camminare sulle pareti dei palazzi in sequenze spettacolari e fluide. Grazie alla consueta mappa posta in basso a destra sarà sempre possibile individuare una zona sensibile dove troveremo ad attenderci un nuovo livello legato alla trama principale o compiti e sfide secondarie. Le missioni che seguono la campagna si svolgono per la maggior parte in zone al chiuso, riportando il gameplay sui binari tipici da action lineare. Qui dovremo affrontare una serie di stanze, spesso popolate da nemici che potremo eliminare affrontandoli a viso aperto piuttosto che sfruttando strategie più stealth. Ci verrà in soccorso una particolare modalità chiamata Web Rush, che permette di fermare il tempo per qualche istante e sfruttare così il senso di ragno ed individuare le zone sensibili del livello. Questo potere tornerà utile anche per spostarci nell’ambiente, evidenziando punti specifici da raggiungere con sagome del nostro eroe, per poi lasciare che sia la CPU a calcolare le animazioni ed i balzi per raggiungerlo una volta ripreso il naturale scorrere del tempo.
I combattimenti sono stati completamente rivisti e propongono scontri assimilabili ai Batman di Rocksteady. Con un solo tasto potremo quindi eseguire spettacolari sequenze di colpi indirizzando le attenzioni verso più nemici contemporaneamente, schivando al contempo gli attacchi premendo col giusto tempismo il tasto dedicato. Se ci troveremo in difficoltà potremo ricorrere alla ragnatela, per sparire dalla vista dei nostri avversari e appenderci al soffitto. Il sistema di combattimento funziona abbastanza bene e proponendo qualche variante e nuove mosse da sbloccare oltre alle opzioni stealth, riesce a mantenersi sufficientemente vario, anche se non eccelle nella fluidità rimanendo qualche spanna sotto rispetto ai titoli ispiratori. Di contro alcune boss fight intrattengono, in particolar modo quelle che si svolgono all’aperto, contro robot dalle dimensioni ragguardevoli, rappresentando il picco massimo di spettacolarità che l’esperienza è in grado di proporre.


Ma non era un free roaming?
Girovagando per Manhattan potremo intrattenerci con diversi compiti accessori, come sventare una rapina, piuttosto che aiutare la polizia coinvolta in un inseguimento o ancora portare un infetto in ospedale o aiutare una giornalista scattando foto in misteriosi laboratori. Purtroppo però gli sviluppatori dopo aver inserito queste missioni secondarie, hanno deciso di fare un brutale copia e incolla delle stesse, così che ogni inseguimento sarà identico al precedente (auto dei rapinatori comprese), ogni rapina ci richiederà di eliminare lo stesso gruppo di fuori legge ed ogni edificio nel quale addentrarci assomiglierà pericolosamente al precedente. Il risultato è che la componente più aperta del titolo appare come raffazzonata e artificialmente appiccicata alla trama principale, impallidendo davanti ad altri prodotti simili come Prototype 2 o l’ultimo Batman Arkham City.
Fumetti poligonali
Da un punto di vista tecnico, The Amazing Spider-man si difende abbastanza bene, senza comunque eccellere. La riproduzione di Manhattan è sicuramente accattivante, così come le movenze del protagonista. Per il resto il titolo pecca nel livello di dettaglio generale, mentre le mappe al chiuso sono poco interessanti e ripetitive. Lo stesso vale per i mostri, banali riproposizioni degli stessi cinque o sei modelli diversi, mentre i boss e villain famosi sono invece ben fatti. Fortunatamente non si segnalano problemi tecnici, con l’azione che scorre sempre fluida, e solo un leggero tearing e qualche contorno un po’ sgranato a sporcare l’immagine generale.
Nulla da segnalare sotto il profilo sonoro, con un accompagnamento che si limita a fare il suo dovere, mentre il doppiaggio in italiano è risultato convincente. Peccato che le buone interpretazioni vengano rovinate da una pessima sincronia col labiale dei personaggi ed un missaggio mal riuscito, che spesso rende difficile ascoltare i dialoghi sovrastati da rumori ed esplosioni varie.

The Amazing Spider-man si è rivelato un mezzo passo falso per Beenox: da un lato la sceneggiatura non riesce ad intrigare e a coinvolgere, mentre dall’altro la componente free-roaming che avrebbe potuto compensare si è rivelata essere un banale copia e incolla di poche idee. Un’occasione sprecata, visto che non mancano elementi curati e decisamente riusciti, come il sistema di combattimento (derivativo ma comunque funzionale), l’esplorazione libera della città o alcune spettacolari boss fight. Inoltre la longevità risulta più che sufficiente, visto che per completare solamente la trama principale ci vorranno circa sei, sette ore, mentre le varie sfide e compiti secondari potranno intrattenervi per diverso tempo ancora. Difficile consigliare spassionatamente il titolo, se non ai fan irriducibili dell’Uomo Ragno, tutti gli altri faranno meglio a rivolgere le proprie attenzioni su altri titoli come Prototype 2 o Batman Arkham City.

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