Elon Musk, dopo aver lasciato il suo posto a fianco del Presidente americano, è tornato a occuparsi delle sue società. E c’è un problema da risolvere rapidamente o gli costerà caro.
A quanto pare neanche uno degli uomini più ricchi del mondo può sottrarsi all’analisi degli organi nazionali e internazionali. Accanto ai recenti fallimenti che hanno visto protagoniste le sue navette per lo spazio, c’è adesso per il proprietario di Tesla un altro problema che potrebbe essere solo la punta dell’iceberg.
Il rischio è concreto: se non agirà in tempi rapidi si troverà a dover sborsare 60 mila euro ogni giorno fino a quando non si adeguerà alle richieste che gli sono state fatte ufficialmente. E tutto questo si unisce anche a un momento in cui i suoi progetti di punta non stanno più raccogliendo il favore del pubblico.
Siamo abituati, da quando esiste la pubblicità, a fare sempre un po’ la tara rispetto a quello che ci viene promesso per esempio in termini di prestazioni e di qualità di ciò che acquistiamo. Ma nel tempo i claim pubblicitari si sono via via fatti meno roboanti, soprattutto perché, per chi viene pizzicato a mentire sulla qualità di ciò che viene messo in vendita, scattano le multe. E sarà così anche per Elon Musk e per la sua adorata Tesla.
L’organo che in Francia si occupa di valutare la competizione e le attività eventualmente fraudolente delle società ha infatti riscontrato che Tesla mente su alcuni aspetti chiave delle vetture che vorrebbe vendere anche in Europa.
La pubblicità e le dichiarazioni che vengono rilasciate a getto continuo parlano di automobili totalmente a guida autonoma. Quando invece non è assolutamente così. Un report per esempio del Financial Times dimostra che invece le Tesla non sono assolutamente in grado di affrontare la strada senza che ci sia qualcuno al volante e che vigili costantemente.
A questi claim pubblicitari sbagliati si uniscono poi delle pratiche ritenute scorrette nella gestione dei contratti e nella corrispondenza degli eventuali rimborsi ai clienti.
Da qui le accuse di fuorviare i possibili clienti e la multa: 60 mila euro al giorno se entro i prossimi quattro mesi tutto ciò che è stato ritenuto non in linea con la normativa francese ed europea non verrà rimosso. Questa è però solo una delle tegole che sono cadute sulla testa di Elon Musk a causa di Tesla.
C’è da registrare, per esempio, come le vetture elettriche del magnate sudafricano non stiano trovando più clienti nel Vecchio Continente. Siamo a un meno 67% registrato lo scorso maggio rispetto al 2024 e in generale le vetture proposte da Elon Musk non trovano più clienti, probabilmente anche a causa di ciò che il magnate ha deciso di fare, ovvero diventare parte del grande progetto portato avanti dall’amministrazione Trump.
Una decisione che ha scatenato polemiche feroci ovunque e che ha messo nel mirino anche le Tesla.
This post was published on 30 Giugno 2025 14:56
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