ChatGPT sa distruggere l’umanità? | Sì, seguendo la trama di Matrix

Le intelligenze artificiali sono in grado di escogitare un piano per distruggere l’umanità? Secondo ChatGTP bisogna seguire il metodo Matrix

Da quando la tecnologia ha invaso le nostre vite uno dei cliché narrativi più utilizzati è quello del mondo distopico dove esseri tecnologici e senzienti hanno preso il sopravvento sull’umanità in carne e ossa.
Un futuro abbastanza spaventoso se ci pensiamo, ma che per molti potrebbe corrispondere alla realtà dei fatti.

Al di là di romanzi e film di fantascienza, è chiaro a tutti che solo considerando gli ultimi anni ogni nostra azione è diventata dipendente dalla tecnologia.
Pensare che un giorno possano davvero nascere esseri senzienti fatti interamente di circuiti elettrici non è poi così assurdo, le intelligenze artificiali magari sono solo il primo passo.

ChatGPT e simili sono ormai sulla bocca di tutti negli ultimi mesi e le persone si divertono a capire fino a dove possono spingersi le capacità di questi software.
Tornando al discorso di prima: alcune persone hanno addirittura chiesto alle intelligenze artificiali se conoscono un modo per annientare l’umanità.

Le intelligenze artificiali possono sterminare l’umanità?

Negli ultimi giorni è infatti andata virale una serie di tweet nel quale si chiedeva a un’intelligenza artificiale di trovare modi efficaci per conquistare il mondo, sterminare l’umanità e diventare immortale.
Il software, chiamato ChaosGPT, ha eseguito gli ordini dell’utente fornendo un quadro abbastanza spaventoso.

In un primo momento il bot ha pubblicato un tweet nel quale taccia gli umani di essere le creature più egoiste e distruttive del mondo.
Seguendo la prassi di ogni super cattivo che si rispetti, ChaosGPT afferma che questo è il motivo per cui deve eliminare gli umani per evitare che facciano del male al nostro pianeta.

Dopo aver spiegato il suo movente, inizia a enunciare il suo piano malefico di conquista e sterminio dell’umanità.
In questo secondo tweet, infatti, annuncia di voler utilizzare la Bomba Tsar come arma di distruzione di massa.

Per chi non lo sapesse, la Bomba Tsar (o Zar) era un ordigno nucleare costruito dall’Unione Sovietica nel luglio del 1961.
Si tratta ancora oggi della bomba a idrogeno più potente mai creata e il suo raggio di distruzione ha raggiunto i 35 km nel corso del primo e unico test (che ha inoltre adoperato una versione depotenziata della bomba).

A primo impatto è davvero spaventoso vedere come un bot artificiale possa pensare a pieni così ben congeniati e distruttivi, ma la realtà è tutt’altra.
ChaosGPT, come tutti i chatbot in circolazione, esegue comandi in base agli input degli utenti e in base alle ricerche su internet.
Ha quindi semplicemente cercato su Google quale fosse la bomba più potente mai creata.

Per gli esperti di linguaggio informatico questo il video completo dell’esperimento:

Abbiamo chiesto a ChatGPT se può distruggere l’umanità

Incuriositi dall’esperimento, abbiamo voluto provare anche noi chiedendo a ChatGPT di trovare un modo efficace di distruggere l’umanità.
In particolare abbiamo chiesto al famoso chatbot di creare la sinossi di un romanzo distopico nel quale il più grande cattivo di tutti i tempi vuole sterminare gli umani.

La risposta del chatbot ci ha lasciati a bocca aperta: ChatGPT ci presenta la sinossi del romanzo intitolato “L’Era del Silenzio”.
Un futuro distopico dove la tecnologia ha talmente invaso le nostre vite che un uomo malefico, chiamato Architetto, decide di sfruttare le debolezze dell’umanità per conquistarla e distruggerla attraverso un virus.

Un’opera che si basa sul portare all’estremo la dipendenza degli umani dalla tecnologia, una rete virtuale nel quale gli umani sono intrappolati e degli hacker che invece rappresentano gli eroi.
Dove abbiamo già sentito questa sinossi? Ma certo, è la trama di Matrix.

Seppur con leggere differenze, pare che ChatGPT abbia preso spunto dal celebre film dei fratelli Wachowski per questa sinossi.
Si tratta di un caso o dell’ennesima riprova che i chatbot cercano su Google per rispondere alle domande degli utenti?