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Non hai aggiornato il BIOS della scheda madre? Niente Valorant per te: ecco perché

Il team di Valorant pensa a un nuovo metodo per combattere i cheater nel gioco, ma la community non la prende benissimo. La mossa drastica di Riot Games.

La lotta ai cheater nei videogiochi, sebbene possa portare alla frustrazione, è più accesa che mai. Sono tante le misure adottate dalle varie software house, per tentare di arginare un problema che spesso, porta i videogiocatori onesti all’esasperazione. Quello del cheating è un fenomeno che tende a colpire qualunque titolo multigiocatore online, anche se c’è da dirlo, alcuni sono molto più colpiti di altri.

Non hai aggiornato il BIOS della scheda madre? Niente Valorant per te: ecco perché (player.it)

Che si tratti di un fattore di popolarità del gioco, di noncuranza della software house o di altri fattori, certi titoli verranno sempre considerati terreno fertile per i cheater. C’è chi però non ci sta, tipo Riot Games. In Riot sono famosi per le loro mosse anticheat estreme, che sta volta però potrebbe essersi spinte un po’ troppo in là secondo alcuni, dato che se messe in atto in maniera scorretta, potrebbe persino danneggiare i PC degli utenti.

Aggiorna il BIOS o niente Valorant

Una decisione più unica che rara di Riot Games, ha creato un gran chiacchiericcio nelle scorse ore. È stato infatti introdotto un nuovo sistema di anticheat: il team di sviluppo ha infatti scoperto una vulnerabilità, che permetteva ai cheater di far man bassa del titolo, aggirare i controlli di sicurezza hardware. Per questo è stato chiesto agli utenti di aggiornare il BIOS delle proprie schede madri.

Il problema sarebbe nato da una componente delle schede, il cosiddetto IOMMU (Input-Output Memory Management Unit), uno strumento utilizzato in fase di protezione Pre-Boot DMA per bloccare dispositivi sospetti durante l’avvio del sistema. Alcuni firmware delle schede madri, portavano il sistema operativo a credere che la protezione fosse attiva, mentre invece non avveniva la corretta inizializzazione dell’IOMMU.

Aggiorna il BIOS o niente Valorant (player.it)

Si tratta di una manovra che tocca i possessori di alcune schede madri Asus, Gigabyte, MSI o ASRock. Il nuovo sistema di anticheat, il Vanguard, verificherà la protezione Pre-Boot DMA e se non dovesse essere attiva, impedirà l’avvio del gioco e farà comparire un messaggio a schermo, con l’alert d’errore VAN: Restriction. Una manovra che Riot ha concordato coi maggiori produttori di schede madri, che hanno pure pubblicato degli avvisi per indicare i codici CVE delle schede coinvolte.

Qui di seguito: Asus (CVE-2025-11901), Gigabyte (CVE-2025-14302), MSI (CVE-2025-14303) e ASRock (CVE-2025-14304). A preoccupare però, è il fatto che saranno i giocatori a dover eseguire, da soli, l’aggiornamento del BIOS. Commettere un errore in fase d’aggiornamento del BIOS, potrebbe rendere il computer praticamente inutilizzabile, che potrebbe quindi portare l’utente a richiedere riparazioni specialistiche e potenzialmente costose.

Per venire incontro agli utenti, Riot ha pubblicato un documento con tutti i passaggi necessari. Ove possibile però, vi consigliamo di farvi assistere da un tecnico o di seguire delle guide, così da non creare problemi alla vostra macchina.

This post was published on 21 Dicembre 2025 23:00

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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