I videogiochi sono entrati a far parte anche delle premiazioni del Nobel: tra i vincitori c’è anche uno sviluppatore di un vecchio gioco PC.
Il Premio Nobel è molto probabilmente il riconoscimento più grande della storia dell’uomo e tutti quelli che desiderano cambiare il mondo con i propri studi o semplicemente con le proprie scelte sperano di poterlo vincere un giorno: in questi giorni si sono tenute le premiazioni dell’edizione del 2024 e tra i vincitori delle diverse categorie c’è anche uno sviluppatore di videogiochi che ha lavorato a uno dei più grandi giochi mai usciti su PC in passato.
Come di consueto le categorie premiate per il Nobel sono sei: chimica, fisica, letteratura, economia, medicina e pace e fino a questo momento sono stati svelati già cinque vincitori su sei che, come al solito, hanno fatto discutere molto non solo la comunità scientifica che quasi mai è accomunata da uno stesso parere o pensiero, ma anche gli utenti sui social che hanno discusso animatamente per le assegnazioni dei premi.
Come accennato in precedenza, per l’edizione di quest’anno è stato premiato anche uno sviluppatore dei videogiochi: una scelta che può apparentemente sembrare strana dato che tra le categorie presenti non c’è nulla in ambito tecnologico, ma la verità è che questa persone che ha conquistato il Nobel è professore di Chimica ed è dunque stato premiato proprio per questa categoria scientifica.
Per chi non avesse seguito le premiazioni del Nobel 2024 sappiate che il riconoscimento per il contributo nella chimica è stato consegnato a tre personalità del mondo scientifico: David Baker, biochimico statunitense, John M. Jumper, chimico sempre proveniente dagli Stati Uniti e infine Demis Hassabis, il quale oltre a essere laureato in chimica e anche un ricercatore in ambito di intelligenza artificiale e informatico ed è proprio lui che ha un passato molto florido nel mondo dei videogiochi.
Prima e dopo l’università, infatti, Demis Hassabis ha lavorato per due software house molto famose dell’epoca: Bullfrog e Lionhead, entrambe fondate da Peter Molyneaux, che si sono rese protagoniste della creazione dei cosiddetti “god game” di fine anni ’90, ovvero quei titoli dove il giocatore è praticamente onnipotente è può decidere il destino dei personaggi del gioco sotto tutti i punti di vista: uno dei più celebri god game è per esempio The Sims.
Hassabis, in particolare, ha lavorato tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000 al videogioco strategico “Black&White” sviluppato proprio da Lionhead Studios: l‘attuale premio Nobel per la chimica ha chiaramente lavorato all’IA del gioco dato che è un ricercatore in questo ambito; il gioco è stato molto apprezzato dagli utenti proprio per le interazioni tra il giocatore e il mondo di gioco tant’è che gli sviluppatori hanno lavorato prima a un’espansione e poi a un sequel del titolo pubblicato nel 2005 e qui potete trovare la nostra retrospettiva ideata in occasione del 20° anniversario del gioco.
This post was published on 13 Ottobre 2024 14:00
Il 2026 potrebbe essere un anno enorme per Apple. Questi sono tutti i device che…
La funzione Replay di Steam ci ha permesso di estrapolare dati sulla salute dell'industria videoludica…
Il CEO di Larian parla della necessità di velocizzare certi tempi d'ottimizzazione già in accesso…
Pronti a cambiare TV? C'è un modello con una nuova tecnologia che promette di darci…
Per gli automobilisti italiani arriva un duro colpo ed una autentica doccia fredda in vista…
I giocatori di Final Fantasy XIV non ci hanno pensato due volte a rendere un…