Speed Freeks | Orchi, bolidi e proiettili in early access | Recensione (PC)

Quando si pensa a Warhammer la mente va sempre a tavolate piene di eserciti di miniature, molti però non sanno che nei due filoni principali (fantasy e futuristico) la Games Workshop ha rilasciato dei giochi da tavolo “minori” che sfruttano le diverse miniature e fungono da veri e propri spinoff.

Come nel caso di Blood Bowl, data la semplicità del loro regolamento e l’immediatezza del gameplay, tali spinoff riescono a diventare opere transmediali vedendo nascere delle controparti videoludiche per poter accogliere un pubblico maggiore.

Parliamo quindi di Speed Freeks, gioco Free to Play di combattimento veicolare a base di orchi ambientato nell’universo di Warhammer 40.000.

Cosa c’è meglio della Waaagh? LA SPEEDWAAAGH!

Gli Orki del mondo di Warhammer sono un popolo bellicoso che vive per combattere in colossali Waaagh (storpiatura di war) ma come ingannano l’attesa tra un conflitto e un altro i diversi clan di pelleverde? Organizzando spericolate gare automobilistiche dove ci si spara, sportella e ci si lancia squid ovviamente!

Basato sull’omonimo gioco da tavolo, Speed Freeks vede due bande di Orki contendersi diversi obiettivi sfrecciando in lande desolate di pianeti saccheggiati e colonizzati da questi bestioni zannuti. Ad ogni match potremmo scegliere di metterci alla guida di diversi veicoli, ognuno con le sue abilità a seconda del ruolo che vogliamo ricoprire durante la gara. Ad esempio la Kustom Boosta-Blasta sarà la vostra hot rod di fiducia quando si deciderà di affidarsi a un veicolo che si adatta a ogni situazione oppure Rukkatrukk Squigbuggy con cui dare supporto ai vostri alleati sparando una poltiglia verde che cura, non mancano ovviamente moto, auto da corsa e carri armati per poter raggiungere facilmente l’obiettivo o sfondare le linee nemiche a colpi di cannone.

Ogni veicolo (8 per il momento) è dotato di un fuoco primario e secondario su i rispettivi tasti del mouse, un’abilità speciale e un tasto spinta che scaglierà in avanti il nostro veicolo oltre a una riserva di turbo che potremo utilizzare con SHIFT per muoverci più velocemente sulla mappa.

Due modalità di gioco

Il gioco al momento presenta due modalità principali: Deff Rally e Kill Konvoy.

Nel Deff Rally le due bande sfrecciano nelle lande cercando di conquistare dei punti di controllo lungo la strada prima dello sprint finale verso il traguardo. Conquistare il punto di controllo vuol dire sbaragliare la concorrenza, ciò porterà a vere piogge di piombo e inseguimenti adrenalinici prima di passare al checkpoint successivo.

In Kill Konvoy dovremo difendere il nostro Stompa, un’orchesca fortezza mobile armata fino ai denti, e ovviamente distruggere quella avversaria recuperando delle testate esplosive in giro per la mappa e piazzandole sotto il convoglio nemico per farla esplodere, più facile a dirsi che a farsi dato che lo Stompa ci crivellerà di colpi una volta entrati nel suo raggio d’azione.

Personalizza il tuo bolide

Immancabile la presenza di ricompense estetiche per personalizzare il proprio mezzo e un season pass con cui sbloccare ricompense esclusive.

Oltre 100 ogetti tra ruote, accessori, colori, e kit ispirati ai diversi clan del gioco.

All’interno del gioco sono presenti principalmente 2 valute, gli scrap ottenibili dopo ogni partita e i teef acquistabili con valuta reale.

In conclusione:

Speed Freeks ha tutto il potenziale per essere un free to play di successo come Crossout, ma per il momento in questo early acccess non lo mostra a pieno. Nonostante le riproduzioni fedeli dei modelli dei veicoli trasposti in digitale dalle miniature e una scelta di 6 mappe il gioco risulta godibile per un paio di match e non riesce ancora a mantenere inchiodato il giocatore. I comandi e la sensazione di velocità con i diversi veicoli sono divertenti e immediati e il sistema di mira fortunatamente non da troppi problemi. Il team di sviluppo ha già comunicato la volontà di migliorare il gioco inserendo nuovi contenuti e veicoli sulla base dei feedback della community verso la fine di quest’anno. Speriamo allora che questa folle corsa di orchi possa elevarsi oltre la sufficenza in un prossimo futuro nel nome di Gork (o forse era Mork?)