Recensione: Diablo III Ascesa del Negromante

Il Negromante e la patch 2.6.0 di Diablo III sono finalmente qui e noi di Player.it non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di provare ed analizzare per voi Ascesa del Negromante il nuovo DLC finalmente disponibile sul sito Blizzard.

Come per Starcraft II, la scelta di un grosso DLC è stata favorita a quella di una nuova espansione aggiungendo comunque tanti contenuti al gioco base.

Come già detto in precedenza in alcuni nostri articoli il pacchetto include:

  • La nuova classe, il negromante.
  • 2 slot personaggio aggiuntivi.
  • 2 schede inventario aggiuntive.
  • Ali del Guardiano delle Cripte.
  • Mascotte Golem Incompleto.
  • Forma, stemma e vessillo per il tuo stendardo.

Oltre a questi è stato inserito anche una ricompensa per aver compiuto tutti gli achievement del negromante, le Ali di Trag’oul. Queste ali sono simili a quelle del Guardiano delle Cripte ma rosse, una volta sbloccate potranno essere usate su tutti i personaggi.

negromante

I Sacerdoti di Rathma, comunemente conosciuti come negromanti, preservano l’Equilibrio tra la vita e la morte padroneggiando le arti oscure ed affrontando ogni sfida con rigore accademico

In origine Rathma era il figlio dell’angelo Inarius e del demone Lilith, crescendo nella prima epoca degli umani capì che le forze della luce e dell’oscurità erano destinate a scontrarsi in eterno e a diventare una minaccia per il mondo. Fu allora che tramandò la sua scoperta al suo apprendista Kalan che in seguito fondò l’ordine di sacerdoti che ancora oggi protegge Sanctuarium dalle minacce demoniache.

In Diablo II abbiamo conosciuto già un negromante che riuscì a sconfiggere sia i Maligni Minori, Andariel e Duriel, sia i Primi Maligni, Diablo, Mephisto e Baal. Ma in Diablo III vestiremo i panni di un nuovo iniziato dell’ordine dei Sacerdoti di Rathma che dopo la caduta di una stella sulla cattedrale di Tristram vengono inviati a contrastare le orde di non morti e l’uso improprio delle arti nere. E’ stato quindi smentito qualsiasi legame col negromante di Diablo II o di Heroes of the Storm.

negromante

Le maestrie Negromantiche si dividono in quattro grandi scuole, ognuna delle quali sfrutta l’essenza la risorsa della nuova classe

  • Evocazione grazie alla quale è possibile chiamare a sé armate di scheletri, gruppi di maghi e golem non morti.
  • Maledizione, gli incantesimi oscuri deteriorano le carni e lo spirito dei nemici.
  • Controllo, rianimando i nemici sconfitti sarà possibile comandare nuovi servitori.
  • Magia del Sangue, oltre all’essenza i negromanti imparano a sacrificare il proprio sangue per compiere i rituali più impegnativi.

Molti utenti all’annuncio del negromante hanno storto il naso ritenendolo troppo simile allo sciamano. Lo sciamano ha un’estetica più leggera mentre il negromante è più cupo e tetro con maledizioni, sangue ed ossa. Il negromante ha poche magie di veleno e nessuna di danni a tempo, prerogativa dello sciamano, ma il negromante ha un maggior controllo sui suoi servitori. Il negromante si distacca dall’aspetto “buffo” dello sciamano, questo personaggio non è pensato per essere divertente infatti se digiterete /dance nella chat contrariamente agli altri eroi vi risponderà: “Io non ballo” oppure “I Sacerdoti di Rathma non fanno quattro salti!”

Col negromante è possibile spaziare tra le varie tipologie di incantesimi per creare tante build diverse da quelle basate sulle orde di servitori a quelle melee, dalle ranged a quelle basate sul controllo dei nemici.

Con l’arrivo della patch 2.06 e del negromante vengono aggiunte tre nuove zone esplorabili piene di incarichi e nemici da sconfiggere

Negli atti II e IV sarà possibile esplorare nuove zone di Sanctuarium che affondano le radici nella storia del mondo di Diablo.

La Brughiera Fosca: 

Situata ai confini nordorientali di Sanctuarium, la Brughiera Fosca confina con verdeggianti terre selvagge, la cui influenza è provata dalla presenza di pericolose bestie feroci che qui dimorano.

Il Tempio dei Primogeniti: 

Antico monumento ai primi Nefilim, il Tempio dei Primogeniti è rimasto a lungo nascosto sotto la superficie di Sanctuarium, fino alla comparsa di un nuovo e pericoloso culto che si è stabilito all’interno della struttura sepolta.

Regni del Fato:

Il Paradiso Celeste si sta ancora riprendendo dall’aggressione del Primo Maligno. Mentre le corti angeliche cercano di riparare i danni inflitti alla loro sacra dimora, l’Arcangelo del Destino Itherael ha scoperto un curioso sviluppo nei recessi più nascosti della sua biblioteca benedetta.

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Nonostante la lunga fase di beta testing il negromante soffre ancora di alcuni bug dopo il lancio soprattutto nell’end-game

Travis Day, Senior Game Designer di Diablo III, durante una live su Twitch ha affermato che il team ha preferito non partire in quarta col negromante ma creare una classe da potenziare mano mano ed evitare nerf pesanti dopo il lancio ed ha sottolineato che i bug presenti verranno risolti il prima possibile. Eccone alcuni:

I servitori del Negromante sono programmati per morire dopo 24 colpi subiti. Ciò rende quasi inutile gli effetti che aumentano la vita dei servitori causando non pochi problemi ai giocatori impegnati nei varchi maggiori, che si trovano costretti ad utilizzare build alternative.

Il set della Pestilenza, pensato inizialmente per il farming, risulta altamente inefficace e necessita di un rework.

Il set di Inarius incastonato con una Gemma Leggendaria causa spesso l’attivazione continua degli effetti rendendolo troppo forte rispetto a tutti gli altri set presenti nel gioco.

L’abilità passiva Alimentazione Mortale non si accumula correttamente.

L’anello leggendario Sentenza di Krysbin è indossabile da tutti grazie ad un bug e presto sarà esclusivamente per negromanti.

Si spera che questi bug vengano risolti entro l’inizio della stagione 11 il 27/07/2017.

Ancora una volta Blizzard Entertainment ci propone un prodotto di qualità, nonostante alcuni bug il pacchetto del negromante aggiunge tante ore di gioco con un nuovo personaggio totalmente in sintonia con lo stile del gioco. La scelta di un DLC invece di un’espansione fa ben pensare all’arrivo di qualcosa di più grande in futuro, l’aggiunta del negromante può essere una valida alternativa (per i nostalgici e non) con cui affrontare i nuovi percorsi stagionali e mantenere attivo un titolo come Diablo che, come World of Warcraft e Starcraft, comincia a sentire su di sè il peso dell’età avendo compiuto quest’anno vent’anni.

Ringrazio infine Blizzard Entertainment per avermi dato la possibilità di recensire il DLC Ascesa del Negromante per Diablo III.