Fallout 4

Nonostante il suo essere un po' più fps e meno RPG, Fallout 4 mi è piaciuto e ci ho giocato tantissimo, per centinaia di ore. La zona contaminata ha un fascino che su di me fa sempre presa e mi convince ad andare avanti perdendo la cognizione del tempo.

Sebbene Fallout 4 non abbia gli elementi ruolistici dei suoi predecessori, e tenda maggiormente la mano agli appassionati degli sparatutto in prima persona (FPS), il gioco si redime ai miei occhi grazie al sistema di costruzione degli insediamenti.

Ho trascorso più ore a edificare basi armate fino ai denti, hangar per i robot fatti in casa e palazzi fortificati, che a esplorare l'enorme mappa che gioco mette a nostra disposizione.

La possibilità di utilizzare mod fan-made, inoltre, incrementa notevolmente la longevità e la rigiocabilità di questo titolo, su cui ho totalizzato un numero di ore superiore rispetto a quanto vorrei ammettere.

Qualche passo indietro rispetto al suo illustrissimo predecessore, Fallout 4 conferma quanto di buono visto nel terzo capitolo della saga, cercando di migliorare ulteriormente e di aggiungere altra carne al fuoco. Dopo un lunghissimo sonno criogenico, il nostro protagonista si sveglierà in un mondo devastato dalla guerra nucleare tra Stati Uniti e Cina, che ha sconvolto il globo ed ha ridotto l'umanità all'ombra della sua gloria. Il nostro scopo sarà quello di trovare nostro figlio, scoprendo, nel corso della nostra avventura, le fazioni in cui è diviso ciò che rimane del genere umano, essendo chiamati a scegliere quella con cui schierarci. Una delle novità introdotte in questo quarto episodio è la possibilità di costruire i nostri villaggi, dotandoli di ogni genere di negozio, comfort e, ovviamente, sistema difensivo. Inoltre, anche il sistema di crafting è stato notevolmente migliorato, consentendoci di creare praticamente qualsiasi tipo di arma.

Che cosa non mi ha convinto di Fallout 4? Innanzitutto la sua trama, carina ma incapace di lasciare il segno e, soprattutto, dal finale prevedibile, soprattutto da parte dai "consumatori seriali" di fantascienza; in secondo luogo, da un punto del comparto tecnico, è praticamente identico a Fallout 3, un particolare decisamente poco digeribile per un gioco uscito nel 2015.

Al netto dei summenzionati difetti, un gioco decisamente bello e godibile, soprattutto per coloro a cui mancava scorrazzare per il wasteland.

La storia di Fallout 4 ha inizio ancor prima della guerra che ha causato l'inverno nucleare. Dato l'allarme dei bombardamenti il protagonista, assieme al coniuge e suo figlio, si rifugia nel Vault 111 dove verrà messo sotto stasi criogenica per centinaia di anni. Al suo risveglio ha inizio l'avventura nella Boston contaminata. La trama non è originalissima ma intrattiene. Piacevole il cliffhenger finale.

Il titolo segna il debutto della serie nell'ottava generazione videoludica ma a me sembra che più che essere andati avanti si sia tornati indietro:
elementi GDR basici, sistemi di dialoghi semplificati e karma completamente scomparso. A loro posto un (abbastanza inutile) editor di accampamenti.
Almeno il comparto tecnico è stato aggiornato, anche se abbastanza deboluccio per gli standard del 2015.

Fallout 4 resta un action adventure open world divertente che vi intratterrà per decine e decine di ore. Purtroppo non regge il confronto con la profondità dei predecessori.